Regia di Julie Bertuccelli vedi scheda film
Nella Tibilisi postcomunista, vivono in un appartamento modesto tre donne, tre generazioni diverse. Ada, giovane donna di 25 anni con la made Marina e la nonna Eka. Le tre donne vivono il rapporto con Otar, fratello di Marina emigrato a Parigi in cerca di fortuna, in modo diverso e a volte conflittuale. Quando Marina viene avvisata da un amico della morte di Otar, con Ada decidono di celare la notizia all’anziana donna, per preservarla da possibili brutte conseguenze. Cominciano a scrivere letterea nome di Otar, finchè Eka decide di viaggiare a Parigi per verificare di persona le condizioni del figlio.
Julie Bertuccelli ex assistente di Otar Ioselliani mette insieme due temi delicati: la morte e la necessita di nasconderla. Il ricorso alla bugia, travagliato e mai completamente accettato, si risolve nella comprensione famigliare per quello che è: un gesto d’amore. In questo senso è fondamentale la capacità di comprensione della vittima, capace di comprendere il fine ultimo. È grazie all’amore che, al di là delle conflittualità, lega le tre donne, che diviene possibile aprire una nuova possibilità di futuro. Un film che si muove sulla delicatezza dei sentimenti e lascia spazio ad un finale imprevisto e commovente.
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