Regia di Julie Bertuccelli vedi scheda film
Con uno script come questo era facile scivolare nella retorica e nel patetismo sfrenato ma la regista assieme alle sue indubbiamente efficaci protagoniste riesce a rendere questo film un piccolo gioiello intimista,un film piccolo piccolo ma estremamente godibile.La regista ha grande padronanza del mezzo espressivo e le sue attrici,specie l'incredibile novantenne Gorintin colpiscono per spontaneita'.La storia di Otar è una storia triste ma alla fine ci dobbiamo chiedere (e questo credo che sia il tema portante del film):è meglio una bellissima ,pietosa bugia o una brutta bruciante verita'?Il film ha tono minimalista,la regia si concentra sui piccoli gesti,sulle finte lettere di Otar,sulle fotografie taroccate,sui dialoghi penalizzati da un doppiaggio non all'altezza che appiattisce le differenze linguistiche(una volta appiattite le lingue perche'continuare con un accento finto straniero?) ma colpisce al cuore vedere come questa madre si ostini anche oltre le sua limitate capacita'fisiche,perseveri nella ricerca del figlio perduto.....
non male
boh
bravissima
ok
eccezionale questa piccola grande novantenne
alla sua opera prima dimostra notevole padronanza del mezzo cinematografico
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