Regia di Daniela Fejerman, Inés París vedi scheda film
Cosa accadrebbe se un giorno una madre (Rosa Maria Sardà) presentasse alle figlie (Watling, Abascal, Pujalte)le sua nuova compagna (Sirovà), svelando in tal modo a queste una nuova identità sessuale? La notizia potrebbe sconvolgere, spiazzare, o magari no...di certo non lascerebbe indifferenti, così come non scivola addosso alle protagoniste della pellicola di Inès Parìs e Daniela Fejerman. Non è sicuramente un film perfetto, ma "A mi madre le gustan las mujeres" ha molteplici pregi; primo fra tutti nel ritmo, veloce e godibile, quasi sempre coinvolgente; e poi ancora in un'idea originale, nel mostrare un cambiamento assoluto della società contemporanea e cristiana, nella nuova idea della famiglia, vissuta senza drammi ne moralismi, in maniera convinta e convincente. L'impronta di Almodovar c'è tutta, soprattutto l'amore, dichiarato dalle autrici, per il suo cinema; ma la forza è riposta nel non cercare di emularlo, nell'esserne coinvolte pur restandone lontane. Buono risulta anche il lavoro svolto dalle attrici, leggere e divertenti. Le pecche maggiori si riscontrano nella sceneggiatura, che, nonostante i pregi suddetti, perde ritmo in una parte centrale meno fresca e originale, per poi approdare ad un finale inatteso e godibile. Questo è un film sicuramente lontano dalla compattezza, l'originalità e l'irriverenza delle grandi commedie, ma di sicuro un prodotto con una sua dignità e una ragione d'essere, pur senza pretese.
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