Una famiglia napoletana si prepara a festeggiare il Natale in modo speciale: proprio la notte della vigilia nascerà un bimbo, Franceschino. Tutti sono felici tranne Rocco, il fratellino, convinto che il nuovo arrivato lo priverà dell'amore dei genitori. Intanto, all'Inferno, Sua Profondità, che vuole impedire la nascita di Gesù Bambino, ordina a tre diavoletti di trovare qualcuno capace di portare a termine il piano. La scelta cade su Rocco che, dopo aver pronunciato la parola magica "opopomoz", si ritrova a Betlemme.
Note
Il film è una metafora su una società che fa un uso smodato della "tentazione" e sulla difficoltà dell'educazione dei figli.
Dopo La freccia azzurra D'Alò torna a raccontare il Natale, i sogni e gli incubi dell'infanzia con una sceneggiatura originale e un suggestivo doppio scenario
Bellissima fiaba originale, con tanto di morale, lieto fine e diavoletti divertenti. Buono per tutte le età e per tutti i sogni. Evviva il cinema artigianale di D'Alò!
Enzo D'Alo, dopo il successo dei precedenti film "La Freccia Azzurra", "La Gabbianella E Il Gatto" e "Momo Alla Conquista Del Tempo", mette in scena una storia apparentemente innocua, che riesce comunque ad intrattenerci per oltre 85 minuti: in una Napoli moderna, un enorme albero, chiamato dalla sua gente Sua Profondità ha in mente di approfittarsi dei sentimenti di Rocco, un bambino… leggi tutto
Il film ha un che di "rustico" e scorre con facilita', con buone caretterizzazioni dei personaggi (fra cui spiccano i tre demoni) dovute anche ad un doppiaggio di qualita' farcito anche da camei come quello di J.Turturro S.Orlando, F.Volo, V. Salemme.L esito fatalmente buonista comunque "non disturba" e il film rimane sicuramente una piccola perla che faticosamente ha visto la luce fra i… leggi tutto
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Enzo D'Alò ci colora il Natale con una favoletta napoletana che regge il film per tutta la sua durata.
Forse non è delicato e poetico come i suoi film precedenti, ma è comunque un buon film che rispecchia con semplicità un grande problema di famiglia: la gelosia di un bambino verso il nuovo nato.
E' ben riuscita la petulante ma simpatica cuginet del protagonista, Rocco.
Il film ha un che di "rustico" e scorre con facilita', con buone caretterizzazioni dei personaggi (fra cui spiccano i tre demoni) dovute anche ad un doppiaggio di qualita' farcito anche da camei come quello di J.Turturro S.Orlando, F.Volo, V. Salemme.L esito fatalmente buonista comunque "non disturba" e il film rimane sicuramente una piccola perla che faticosamente ha visto la luce fra i…
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Commenti (3) vedi tutti
Dopo La freccia azzurra D'Alò torna a raccontare il Natale, i sogni e gli incubi dell'infanzia con una sceneggiatura originale e un suggestivo doppio scenario
leggi la recensione completa di shadgieBellissima fiaba originale, con tanto di morale, lieto fine e diavoletti divertenti. Buono per tutte le età e per tutti i sogni. Evviva il cinema artigianale di D'Alò!
commento di cantautoredelnullaue' nu film tenero assaie. D'Alò non d'elù(de) e si disegna pure un cameo… che mito! :-) Momo e la gabbianella avevano pero' un altro spessore.
commento di leonardo4it