Regia di Peter Weir vedi scheda film
Spettacolare filmone di avventure e guerre marinaresche ambientato in epoca napoleonica, diretto da un Peter Weir meno ispirato rispetto ai genuini e ispirati esordi australiani (e americani), ma che soddisfa le esigenze di quello spettatore in cerca di emozioni e grande spettacolo. All'origine ci sono i romanzi dell'irlandese Patrick O'Brian, con il suo protagonista, il capitano di marina di sua maestà' britannica Jack Aubrey. Lessi (anzi, è' meglio dire provai a leggere) un solo romanzo di O'Brian, IL PORTO DEL TRADIMENTO. Molto stranamente a circa metà libro rinunciai alla lettura. Incredibilmente noioso e dispersivo, cosa che invece assolutamente non mi capita quando leggo i vecchi romanzi d'avventura di Emilio Salgari. Pellicola nel complesso piuttosto convenzionale, come lo è anche il disegno dei suoi personaggi. Il film gioca tutte le sue carte sul gran budget e i mezzi a disposizione, nella perfetta ricostruzione dei vascelli, gli esterni alle Isole Galapagos, gli spettacolari combattimenti in alto mare e un'atmosfera quasi gotica, nel delineare il vascello corsaro francese quasi come un'entità' fantasma e maledetta. Nel frattempo Russel Crowe non sarà' diventato un grande attore, ma se la cava nel personaggio di Jack Aubrey.
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