Regia di Peter Weir vedi scheda film
Quando si dice un grande film che ricorda i classici , con le medesime intuizioni di regia per tener desta l'attenzione del pubblico però aggiornandole ai gusti dello spettatore del terzo millennio. Lo ritengo il miglio film di Peter Weir, si sente tutta la passione del regista per quegli audaci che su quattro legni affrontavano le furie di tutti i mari del globo. si avverte l'amore che egli ha per la navigazione e le navi : il veliero viene carezzato e coccolato dalla macchina da presa in ogni suo angolo recondito, con gli scricchiolii delle vecchie assi, l'acqua che si infiltra in ogni dove, le sartie che gemono ai venti ; avverti quasi l'odore di salsedine e il tanfo delle stive . Quanto poi alle riprese esterne, quando la nave cavalca i giganteschi frangenti di Capo Horn, oppure riflette nelle vele il sole al tramonto di una giornata di bonaccia , le ritengo le più belle mai girate in film del genere. In tutte queste meraviglie si incunea anche una storia semplice e già vista in altre pellicole (Hornblower ad esempio) ma il tocco di Weir rende avvincente anche la banalità della caccia al veliero francese, infarcendola di appassionanti scontri a fuoco di un realismo mozzafiato e di dialoghi in puro stile Patrick O 'Brien ,ai cui romanzi si è ispirato. Inutile parlare del cast, perfetto dal comandante Crowe all'ultimo mozzo che recita per due minuti : persino gli animali delle Galapagos sono a loro agio. Lo vedo e rivedo periodicamente in DVD ma è solamente al cinema che esplode in tutta la sua magnificenza.
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