Uno scienziato americano compie un fatale errore: vendere, per il tramite di un agente, alcuni documenti riservati ai servizi segreti di una potenza straniera. I sensi di colpa per aver tradito il suo Paese lo rodono, l'Fbi lo tallona: e quando il suo intermediario muore...
Note
Noto per essere forse l'unico film sonoro completamente privo di dialoghi, sceneggiato dal regista insieme a Clarence Greene: un'atipica "spy story" che ben definisce il clima paranoico dell'America maccartista, precipitando il protagonista in un inferno kafkiano. A tratti si insinua il sospetto di un virtuoso - ma un po' fine a se stesso - esercizio di stile.
Non so che dire.Milland e' bravo ma 90 minuti senza dialogo alla fine mi hanno tolto piu' che aggiunto....boh....un esperimento unico,ma forse e' meglio cosi'.
UN FILM SONORO SENZA DIALOGHI (l'unico che io sappia, "The Artist" è film muto). RUSSELL ROUSE (più noto per "La pistola sepolta") andrebbe ricordato soprattutto per questa performance eccezionale, resa possibile anche per merito di un grande attore quale RAY MILLAND. Se si considera la temerarietà di questa scelta tecnica... **** sono poche.
Ray Milland cammina con fare guardingo, fissa il vuoto, lancia sguardi in tralice, solleva gli occhi al cielo e poi li abbassa fulmineo. Così per 86 minuti, senza proferire parola. Ma la scommessa di un film senza dialoghi è vinta. Il molto hitchcockiano inseguimento sull'Empire State Building è da manuale, la scena finale strappa gli applausi.
Film teso e ricco di suspance che tiene incollato lo spettatore per un' ora e venti di cinema puro. Totalmente privo di dialoghi è girato con maestria.
Esperimento riuscitissimo di descrivere i pregi e i limiti del cinema muto in ottanta minuti di film. La ricerca della espressività attoriale, la trasmissione delle emozioni senza parole, nessuna retorica ad inquinare i fatti, recitare con tutto il corpo senza nessuna possibilità di mentire verso sè stessi o verso il pubblico. Dove servivano le parole, sotto forma di didascalie, il cinema… leggi tutto
film difficile da capire anche xche' i dialoghi sono inesistenti.piu' che altro mi ha annoiato il classico "passaggio di consegne",di foglietti e oggetti vari,tra varie spie.noioso.voto.5. leggi tutto
Sabato 14 agosto una brutta sorpresa: rimossa @bufera (aveva cancellato parecchie recensioni ammettendo di averle copiate, almeno in parte). Si chiama Anna Maria e so che abita a Roma (una "Top User", presente su Film…
Ray Milland si scruta attorno con fare circospetto, fissa il vuoto, lancia sguardi in tralice, solleva gli occhi al cielo che manco la Bertini e poi li abbassa fulmineo. Così per 86 minuti, senza proferire verbo. L'assenza di dialoghi è una trovata a suo modo geniale, ma anche molto ardita per rendere l'atmosfera di esasperata segretezza imperante negli anni di guerra fredda. Per…
VOTO 7,5 DIDATTICO (Tv 16 Dicembre 2011) Una sfida, un esercizio di stile folgorante, una vera e propria lezione di cinema. Immagini e colonna sonora, punto. L'essenza della settima arte non in un film sperimentale ma in un'opera di 'genere', quanto mai bisognoso di dettagli narrativi. Dunque Russell Rouse rinuncia ai dialoghi, scommette tutto sugli attori e sulla messinscena, tenendo stretto il…
Esperimento riuscitissimo di descrivere i pregi e i limiti del cinema muto in ottanta minuti di film. La ricerca della espressività attoriale, la trasmissione delle emozioni senza parole, nessuna retorica ad inquinare i fatti, recitare con tutto il corpo senza nessuna possibilità di mentire verso sè stessi o verso il pubblico. Dove servivano le parole, sotto forma di didascalie, il cinema…
"The Thief" ("La spia") diretto nel 1952 da Russell Rouse,devo dire che l'ho trovato splendido. La storia si svolge a New York e racconta che Allan Fields, è uno scienziato americano che compie tramite un agente, di lavorare servizi segreti di una potenza straniera e di far arrivare alcuni documenti riservati. Ma poi ha sempre i sensi di colpa per tradire continuamente,…
Mi sovviene in questi giorni un'intervista, fra le tante riemesse in Tv, e questa volta in una Tv privata, del grande Mario.. Monicelli, dove ripeteva che il cinema è un'arte minore e alla domanda perché rispondeva che lo era diventata da quando il cinema aveva preso la parola, e cioè il sonoro.
Vedendo questo film senza dialoghi, ma non un film muto, sostiene…
Ero un po' scettico all'inizio: mah, sai, tutto 'sto silenzio, senza dialoghi è un po' dura far reggere un film comunque sonoro (anche perché il muto aveva i dialoghi nelle didascalie). Invece devo dire che la scommessa è pienamente riuscita. Ray Milland è bravissimo poiché certi ruoli gli sono congeniali (tormentato, agitato, angosciato, combattuto...) e ricorda in più momenti la sua…
film difficile da capire anche xche' i dialoghi sono inesistenti.piu' che altro mi ha annoiato il classico "passaggio di consegne",di foglietti e oggetti vari,tra varie spie.noioso.voto.5.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (4) vedi tutti
Non so che dire.Milland e' bravo ma 90 minuti senza dialogo alla fine mi hanno tolto piu' che aggiunto....boh....un esperimento unico,ma forse e' meglio cosi'.
commento di ezioUN FILM SONORO SENZA DIALOGHI (l'unico che io sappia, "The Artist" è film muto). RUSSELL ROUSE (più noto per "La pistola sepolta") andrebbe ricordato soprattutto per questa performance eccezionale, resa possibile anche per merito di un grande attore quale RAY MILLAND. Se si considera la temerarietà di questa scelta tecnica... **** sono poche.
commento di cherubinoRay Milland cammina con fare guardingo, fissa il vuoto, lancia sguardi in tralice, solleva gli occhi al cielo e poi li abbassa fulmineo. Così per 86 minuti, senza proferire parola. Ma la scommessa di un film senza dialoghi è vinta. Il molto hitchcockiano inseguimento sull'Empire State Building è da manuale, la scena finale strappa gli applausi.
leggi la recensione completa di casomaiFilm teso e ricco di suspance che tiene incollato lo spettatore per un' ora e venti di cinema puro. Totalmente privo di dialoghi è girato con maestria.
commento di Cary