Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
La storia di Spartaco, soldato divenuto schiavo per aver difeso una schiava e costretto a fare il gladiatore. Per amore della bella Sabina, figlia dell'uomo che lo ha condannato, Spartaco organizza una sanguinosa rivolta dei gladiatori.
Certo non è lo Spartacus di Kubrick, che peraltro sarà girato solamente sette anni più tardi (1960), ma questo Spartaco - Il gladiatore della Tracia si sa difendere bene in quanto a ritmo, azione e spettacolarità. E soprattutto, rispetto alla stragrande maggioranza delle pellicole coeve ambientate in tempi remoti (o mitologici), questo film mostra sufficiente coraggio per chiudersi senza lieto fine. Riccardo Freda non è d'altronde l'ultimo arrivato; la sua presenza dietro la macchina da presa si avverte, così come il budget leggermente superiore alla media per pellicole di simili argomenti e toni. La sceneggiatura è frutto di triplice firma: Maria Bory, Jean Ferry e Gino Visentini, nel segno della coproduzione italo-francese che sta dietro al lavoro; la storia non è granchè originale, ma la messa in scena riscatta la modestia dei contenuti del copione. Massimo Girotti, Gianna Maria Canale, Yves Vincent, Carlo Ninchi, Vittorio Sanipoli, Ludmilla Tcherina: nel cast non mancano i nomi degni di nota; intrattenimento piacevole, di medio livello, con il merito di avere anticipato la grossa ondata del peplum (il film storico antico/mitologico) e, in primis, il già citato Kubrick. 3,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta