Regia di Marcello Pagliero vedi scheda film
E' un piccolo film popolato da una serie di personaggi che vivono ai margini o nel sottobosco della società dell'immediato dopoguerra romano: ladruncoli, ricettatori, biscazzieri, prostitute, ragazze povere, poliziotti, militari americani ubriachi. La guerra ha lasciato una scia di povertà che tocca (quasi) tutti, e quindi tutti si arrangiano come possono, e qualcuno come non dovrebbe. I ritratti umani tracciati sono convincenti e colti nella loro umanità spicciola e piuttosto misera. Il personaggio più bello e meglio interpretato credo sia quello di Valentina Cortese, nei panni della ragazza povera venuta dal Nord. L'attrice è brava specie quando rappresenta i dilemmi e la ripugnanza che prova una ragazza onesta che vuole darsi alla prostituzione per disperazione. La regia se la cava, ma forse manca un po' di nerbo e di ritmo, cosicché il film scorre leggero e gradevole, senza mai andare troppo in profondità o coinvolgere più di tanto.
Vittorio De Sica interpreta il curioso personaggio di un politico che è stato colpito alla testa da un ladro e che ora vaga qua e là senza sapere chi e dove sia.
Un film comunque da vedere, che lascia dentro una piacevole sensazione.
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