La vita non è stata tenera con Selina: cresciuta in un ambiente familiare desolante, ha perso la vista in un incidente provocato dalla madre. Menomata nel fisico e nello spirito, tende a isolarsi dal mondo che la circonda fino al giorno in cui, durante una passeggiata a Central Park, incontra Gordon, un afroamericano che rimane colpito da lei nonostante i suoi problemi. Grazie all'uomo, Selina riuscirà a dimenticare il suo passato.
Note
Da un romanzo di Elizabeth Kata, un film discreto che affronta con sensibilità il tema dell'handicap e il problema razziale. Ottima prova di Shelley Winters, che si aggiudicò l'Oscar come miglior attrice non protagonista.
Tratto da un romanzo che non conosco, è un ambizioso film che ha il merito di trattare due problemi spinosi: la questione razziale e l'handicap fisico. La realizzazione filmica però è piatta e non consente alla pellicola di andare oltre la sufficienza. Ottimi comunque tutti gli interpreti con in testa Shelley Winters.
L'ho visto tanti anni fa, quando lo passarono in tv e purtroppo non ho pensato di tenere la registrazione. E' stato un peccato, dato che è ormai una rarità, in lingua italiana è introvabile. Un bellissimo film, molto drammatico, toccante.
uno dei migliori film del misconosciuto Guy Green (autore, peraltro, di "Gioco perverso" e dell'interessante "Luce nella Piazza"), e uno dei migliori fra quelli interpretati da Sidney Poitier
Ricordo con piacere questo film, visto durante una proiezione scolastica. Era il 1980, questa pellicola era un cult per la sua tematica fortemente impregnata di motivi didattici educativi. Lo ricordo come un film di grande impatto emotivo, Sidney Portier, un maestro di grande recitazione. Mi farebbe tanto piacere poterlo rivedere.
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Ricordo con piacere questo film, visto durante una proiezione scolastica. Era il 1980, questa pellicola era un cult per la sua tematica fortemente impregnata di motivi didattici educativi. Lo ricordo come un film di grande impatto emotivo, Sidney Portier, un maestro di grande recitazione. Mi farebbe tanto piacere poterlo rivedere.
Una ragazza, diventata cieca per colpa della madre irresponsabile (una laidissima Shelley Winters, premiata con l’Oscar) e costretta a infilare collane di perline in una panchina di Central Park, trova un po’ di conforto (“uno squarcio di cielo”, come recita il titolo originale) nella conoscenza di un nero (Sidney Poitier, in uno dei suoi consueti ruoli rassicuranti), di…
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Commenti (3) vedi tutti
Tratto da un romanzo che non conosco, è un ambizioso film che ha il merito di trattare due problemi spinosi: la questione razziale e l'handicap fisico. La realizzazione filmica però è piatta e non consente alla pellicola di andare oltre la sufficienza. Ottimi comunque tutti gli interpreti con in testa Shelley Winters.
commento di (spopola) 1726792L'ho visto tanti anni fa, quando lo passarono in tv e purtroppo non ho pensato di tenere la registrazione. E' stato un peccato, dato che è ormai una rarità, in lingua italiana è introvabile. Un bellissimo film, molto drammatico, toccante.
commento di clyclauno dei migliori film del misconosciuto Guy Green (autore, peraltro, di "Gioco perverso" e dell'interessante "Luce nella Piazza"), e uno dei migliori fra quelli interpretati da Sidney Poitier
commento di bocchan