Una donna enigmatica e misteriosa paga due uomini per farle da guida nel deserto. In realtà il suo scopo è quello di uccidere il fratello di una delle sue guide. Per farlo assolda anche un killer e il piccolo drappello si avvierà verso un finale allucinato e insolito.
Note
Un western a basso costo che dietro le coordinate del genere cela una struttura da dramma psicologico, e che si tinge di inaspettate tinte tragiche. Passato inosservato all'epoca dell'uscita è stato lentamente riscoperto e rivalutato. Spiazzante ancora oggi il finale. Un giovane Jack Nicholson nella parte del killer.
Una giovane donna misteriosa che non dice come si chiama, chiede a due uomini di scortarla attraverso il deserto... Piccolo grande film anomalo e cattivo, misterioso e assurdo, dai molteplici significati. Non cercate di capirlo del tutto. Hellman proviene dal teatro (e si vede) ma non è un demerito.
un western povero di spettacolarita ma con un alone misterioso che incuriosisce e per questo rende il film interessante-un film sul tipo ..le colline blu..sempre dello stesso regista.
Il traguardo della mia millesima recensione in questo sito merita, a mio avviso, di essere utilizzata per un film particolare, o che comunque mi abbia comunicato emozioni e stupito. E “La sparatoria” - western essenziale, scarno come il deserto (dello Utah) in cui è ambientato, con poche anime (dannate) a popolarlo, prodotto ed interpretato da un giovane Jack Nicholson e diretto con… leggi tutto
Due minatori vengono assoldati da una donna senza nome per farle da scorta verso la città vicina; ma poi i tre, per seguire una traccia, deviano verso il deserto, dove vengono raggiunti da un pistolero che lei mostra di conoscere bene. Negli anni ’60 il western ha cercato di rinnovarsi in vari modi, e quello tentato da Hellman qui e in Le colline blu mi sembra il meno interessante:… leggi tutto
Molte le idee, poca la forma per un western che di western ha effettivamente poco, a parte la sparatoria del titolo. L'azione latita ed anche i dialoghi sono piuttosto scarni; dei personaggi si sa poco e questo non aiuta a prenderli in simpatia. Questa sorta di minimalismo si applica fortunatamente anche alla durata: soli 80 minuti. Non è un brutto lavoro, per carità: magari solo poco… leggi tutto
A differenza di altri suoi illustrissimi colleghi (Coppola, Scorsese, Demme) usciti anch'essi dalla dura scuola di Roger Corman, il newyorkese Monte Helman ha sempre preferito restare lontano dai clamori di Hollywood e seguire l'esempio del suo maestro, rimanendo nei meandri del cinema indipendente a basso budget, guadagnandosi la fama di regista di culto e il plauso di quei cinefili alla…
Utah, seconda metà del XIX Secolo. Willet Gashade, minatore, tornato al proprio accampamento, non trova ne' il fratello Coigne, ne' un compagno, Leland; sul posto c'è un altro socio, il più giovane ed ingenuo Coley, il quale l'informa che Leland è morto, colpito da una fucilata sparata da ignoti, e Coigne è in fuga, dopo aver ucciso un uomo ed un bambino,…
Figlio naturale della rust-bible belt che da sempre tiene su le brache delle badlands white-trash che punteggiano il Grande Paese sotto il Grande Cielo, ma nato in quella toppa per ginocchia ch'è Tacoma,…
1) Sentieri selvaggi di John Ford (The Searchers - 1956). 2) Ombre rosse di John Ford (Stagecoach - 1939). 3) Sfida infernale di John Ford (My Darling Clementine - 1956). 4) Mezzogiorno di fuoco di Fred…
Mancanti:
- Day & Night (2010)
- La commune (Paris, 1871) (2000)
- A Close Shave (1995)
- Marketa Lazarová (1967)
- Kiga Kaikyô (1965)
[lavori in corso]
«Al tempio c'è una poesia intitolata "la mancanza", incisa nella pietra. Ci sono 3 parole, ma il poeta le ha cancellate. Non si può leggere la mancanza, solo avvertirla»
Da "Memorie di una…
Opera passata praticamente ignorata ai tempi della sua realizzazione ed uscita in sala, ma che nel corso del tempo ha fotunamente trovato una meritata quanto riconosciuta collocazione tra gli indimenticabili cult.
Che lo sia non vi è dubbio alcuno ed i meriti di Monte Hellman non si limitano ad una conduzione ricca di pregevoli e spiazzanti iniziative.
Gashade (Warren Oates) e Coley…
Si narra che la genesi de La sparatoria (The Shootist, 1966) ha avuto luogo in un ristorante a sud di Hollywood Boulevard, dove Monte Hellman e Roger Corman discutono il progetto di un western a basso costo da realizzare in poche settimane di lavoro. Ad un certo punto, Corman si alza ed afferma entusiasta: “Mi piace! Facciamone due!” Nascono così La sparatoria e Le colline…
Ognuno ha un genere cinematografico preferito. Il mio, fin da bambino, è stato il western. Quando giocavo con i soldatini e guardavo i vecchi classici in bianco e nero in tv. Qui ho voluto proporre la mia…
Due minatori vengono assoldati da una donna senza nome per farle da scorta verso la città vicina; ma poi i tre, per seguire una traccia, deviano verso il deserto, dove vengono raggiunti da un pistolero che lei mostra di conoscere bene. Negli anni ’60 il western ha cercato di rinnovarsi in vari modi, e quello tentato da Hellman qui e in Le colline blu mi sembra il meno interessante:…
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Commenti (4) vedi tutti
Una giovane donna misteriosa che non dice come si chiama, chiede a due uomini di scortarla attraverso il deserto... Piccolo grande film anomalo e cattivo, misterioso e assurdo, dai molteplici significati. Non cercate di capirlo del tutto. Hellman proviene dal teatro (e si vede) ma non è un demerito.
commento di marco biun western povero di spettacolarita ma con un alone misterioso che incuriosisce e per questo rende il film interessante-un film sul tipo ..le colline blu..sempre dello stesso regista.
commento di wang yuUn western ispirato al kammerspiel beckettiano, carico di tragici colpi di scena. Nei panni del cattivo, un giovane Nicholson.
commento di DaltonVoto 8 Estremo
commento di luca826