Regia di Chen Kaige vedi scheda film
Un gruppetto di personaggi che si muovono in una storia tenera come l'affetto tra un padre e suo figlio, in un mondo duro come la menzogna, accompagnati da una musica forte e carica di passione come solo la musica classica (Liszt, per fare un esempio) può creare. E' questo il film di Kaige, che non ha certo l'immensità visionaria di alcune delle sue precedenti opere, ma ha un pregio forse più alto: la capacità di toccare con sentimenti comuni, comunicare grandi messaggi con piccole parole, andare dritto al cuore senza ricercare a tutti i costi l'originalità o il particolare. E, se il finale potrebbe sembrare un affrettato modo di riunire le vite dei personaggi, resa l'unico difetto di questo fim. Un film che, attraverso la cultura orientale, così misteriosa e forse per questo affascinante, ci presenta un uomo, ingenuo e onesto, il suo profondo attaccamento per il bambino che ha trovato. E ancora un maestro, la sua occasione perduta, la sua trascuratezza; e poi un altro maestro, quello capace di portare al successo, eppure incapace di quel sentimento che tanto richiede all'alunna violinista. E, infine, una ragazza spigliata e un po' matta, la "sorella maggiore" ideale del protagonista, l'amica con cui parlare, quella che lo aiuta sempre a risolvere i problemi. Tra imbrogli piacevolmente vendicativi (al fedifrag fidanzato di lei), meravigliose sonate e spolverate di vecchi spartiti, calzini sotto il letto, fotografie, ricordi, e una stazione come punto di partenza (non solo del film, ma anche della storia) e punto di arrivo (non ci è dato sapere altro, ma possiamo immaginarlo tranquillamente) si snoda una vicenda davvero bella, e bella proprio per la sua pretesa di sincerità.
A tratti originale, spesso semplicemente quotidiana, ed è nella sua natura intimistica che si cela la magia.
Deliziosa.
Un regista bravissimo, fonde scene semplici con momenti da vero maestro. Da la sua prova migliore durante l'esecuzione di Liszt, mentre contrappone al violino del ragazzo tanti dettagli interessanti e colorati, come il frutto sbucciato.
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