Regia di Catherine Hardwicke vedi scheda film
Insostenibile sciorinamento di luoghi comuni adolescenziali dettati da Mtv: si dipinge pertanto un'intera generazione di lobotomizzati permanenti. Le due rintronate protagoniste ci propongono una serie di attività "trasgressive" come farsi piercing (al lobo temporale), trafugare gadjets trendy da negozi di moda, fregarsi i phi-danzati a vicenda, rimpinzarsi di droghe da discoteca, dilungarsi in imbarazzanti balletti alla J. Lopez, consumare insipidi atti sessuali con scimmie loro pari, praticare cutting spinto giusto per aromatizzare il tutto con storielle da disagio interiore. Il punto di vista è chiaramente femminile, in quanto è la fauna maschile ad essere presentata come selvaggina che fa gruppo a se stante. Nella fattispecie gli anemici corrispettivi xy delle protagoniste assomigliano a una lobby massonica di scimpanzè ammaestrati a dovere dalla tv e dediti ad attività "cool" quali rappare in strada demenzialità circa ghetti che non esistono o subumanizzare con gli amici in vari punti di ritrovo per ragazzini molto yo. Come da copione il film condanna questi atteggiamenti dando la colpa alle famiglie disastrate, e non ai pubescenti perdenti: chiaro che se uno è idiota non è mai colpa sua.
Film scandalo che fa solo tremare le labbra di rabbia per l'ulteriore conferma che i ragazzi di oggi sono dei totali falliti senza orgoglio, conferma di cui non c'è necessità se non per farsi venire un'ischemia cardiaca. Ci si auspica fino alla fine la nuclearizzazione totale dei protagonisti, ma il desiderio non si concretizza mai.
Tracy è una nerd totale, la sua vita scialba e piatta scorre nella banalità tipica americana di famiglia disastrata senza soldi ma sempre dotata di auto e casa di 500 metri quadri. Evie è invece la truzza alla moda della scuola, quindi ambita da tutte & tutti. Le due si incontrano e si lanciano in un vortice di attività subumane da gente che ha guardato troppa televisione. Le mamme o matrigne si preoccupano. Non succede niente di diverso.
Insignificante.
Disintegrerei tutte le riproduzioni di questo film e sigillerei la matrice originale in un bunker per rifiuti radioattivi.
Abuso di mentolo sotto gli occhi per questa attrice che tanto avevo apprezzato in "Lezioni di piano".
Da ricordare solo per gli sguardi obliqui da vuoto pneumatico cerebrale e i balletti del fondoschiena che irritano la pelle e provocano fastidiose reazione allergiche.
Banalissima teenager senza valore aggiunto: perfetta per la parte.
L'avvizzita regista si riesce immedesimare in modo inquietante nella visuale distorta della teenager globale. Tutto il film è girato con una videocamera manuale mobile, per ottenere un sicuro effetto nausea nello spettatore (come se non bastasse il film da solo).
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