Regia di Francesco Maselli vedi scheda film
Gian Maria Volontè è qualcosa che noi umani possiamo solo apprezzare a bocca aperta. in questo film è un comunista torinese durante il ventennio fascista, costretto a lavorare in gran segreto per scoprire chi lo abbia tradito, sacrificandosi per il partito.
la storia è raccontata in un modo forse eccessivamente complesso ma appassiona. quello che interessa al regista è raccontare l'oraginizzazione del partito, il dominio della dialettica e del confronto e come l'IDEA del partito debba essere anteposta a tutto e tutti.
maselli ci parla degli anni trenta ma il suo è un ritratto sempre verde e valido.
il risultato è influeanzato dalla presenza di Volontè e dai suoi monologhi o dialoghi...vorrei sapere se con un altro attore il risultato sarebbe stato comunque buono...ma non si può..
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