Regia di Francesco Maselli vedi scheda film
Nel 1934 un militante comunista, esule in Francia, torna a Torino per individuare un possibile infiltrato nella rete clandestina del partito; lui stesso, poi, deve dimostrare ai compagni di non essere un deviazionista. Il film appare oggi piuttosto datato, non tanto per l’argomento quanto per il modo in cui viene svolto (sedute di autocritica con la compagna Annie Girardot, riunioni con i contatti italiani); la struttura a flashback non aiuta a seguire il corso della narrazione; Volonté gigioneggia da par suo, sottraendo. Si apprezza di più la parte thriller, risolta solo all’ultima inquadratura, ma dubito che ciò fosse nelle intenzioni del regista.
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