Nel 1934, un operaio comunista torna dalla Francia nell'Italia fascista, da cui era stato cacciato perché accusato di deviazionismo dal partito: in realtà è stato richiamato in patria per indagare sui propri compagni e individuare una spia infiltrata...
Note
Riuscito tentativo di Maselli (anche sceneggiatore, con Franco Solinas) di riflettere sulla condotta dei partiti negli anni bui della dittatura e sulle drammatiche scelte che si impongono a chi si dibatte tra fedeltà ai principi e libertà individuale. Straordinaria la prova di Gian Maria Volonté. Fotografia di Giulio Albonico e Sebastiano Celeste, musiche di Giovanna Marini.
E' un film che non prende posizione e in questo lo si apprezza, visto gli anni in cui fu girato. Certo risulta tanto verboso, il che, unito ai toni quasi sussurrati della recitazione lo rendono piuttosto ostico allo spettatore non motivato. Insomma, pellicola di nicchia, per un pubblico di nicchia, intento voluto e centrato.
Sfiorando spesso, come sovente gli capita, il limite della noia, Maselli realizza con Il sospetto uno dei suoi film più personali e riusciti, forse al pari con Lettera aperta a un giornale della sera.
Interessante film sulle vicende del partito comunista prima della seconda guerra mondiale. C'è molta inquietudine nel film; nessuno si fida di nessuno e adirittura ad un "compagno" viene chiesto di spiare gli altri.
Nel 1934 un militante comunista, esule in Francia, torna a Torino per individuare un possibile infiltrato nella rete clandestina del partito; lui stesso, poi, deve dimostrare ai compagni di non essere un deviazionista. Il film appare oggi piuttosto datato, non tanto per l’argomento quanto per il modo in cui viene svolto (sedute di autocritica con la compagna Annie Girardot, riunioni con i… leggi tutto
Un film di Maselli riuscito, si perché le idee del regista sono spesso poi deviate in fase di realizzazione, ed in più la politica fa annebbiare tutte le regole cinematografiche che ci sono, venendo fuori8 un prodotto improponibile ed indigeribile. Qui, pur avendo un attore schierato come Volontè, riesce a tenere giusta la guida e la storia naviga benissimo in… leggi tutto
Non è certamente un film d'azione. Molto (troppo?) cervellotico, basato sui pensieri - e sulle loro implicazioni ideologiche - piuttosto che sui fatti, è un film statico e riflessivo, impegnato e impegnativo. Alla lunga, in un aggettivo solo, noioso. Di sicuro rilievo sono per lo meno il quadro storico e l'interpretazione di Volontè. leggi tutto
Un film oltremodo noioso. Il senso che vuole trasmettere è che in una dittatura ogni ricerca di libertà è destinata a perdere; inoltre, vuole trasmettere forse che anche nella vita è difficile trovare un senso in cui inserirsi in modo coerente e fruttuoso. Si è vittime, pedine, che non possono mutare la condizione che è stata assegnata, anche se tale…
Gian Maria Volontè è qualcosa che noi umani possiamo solo apprezzare a bocca aperta. in questo film è un comunista torinese durante il ventennio fascista, costretto a lavorare in gran segreto per scoprire chi lo abbia tradito, sacrificandosi per il partito. la storia è raccontata in un modo forse eccessivamente complesso ma appassiona. quello che interessa al regista è raccontare…
Negli ultimi mesi ci hanno salutato in molti,e adesso se n'è andata anche lei:Annie Girardot,magnifica attrice che qualche tempo fa ebbe il coraggio di rivelare al mondo di essere affetta dal morbo…
Negli anni del fascismo, Volonté è un comunista incaricato di trovare una spia nel suo partito...
E' un film che andrebbe assolutamente riscoperto e rivalutato. E' un capolavoro assoluto che, oltre all'impegno sociale, mescola anche un pizzico di thriller. La costruzione della tensione è esemplare, il finale da applausi. Inoltre non è una vuota denuncia degli anni…
Un film di Maselli riuscito, si perché le idee del regista sono spesso poi deviate in fase di realizzazione, ed in più la politica fa annebbiare tutte le regole cinematografiche che ci sono, venendo fuori8 un prodotto improponibile ed indigeribile. Qui, pur avendo un attore schierato come Volontè, riesce a tenere giusta la guida e la storia naviga benissimo in…
Un film di Maselli riuscito, si perché le idee del regista sono spesso poi deviate in fase di realizzazione, ed in più la politica fa annebbiare tutte le regole cinematografiche che ci sono, venendo fuori8 un prodotto improponibile ed indigeribile. Qui, pur avendo un attore schierato come Volontè, riesce a tenere giusta la guida e la storia naviga benissimo in…
Nel 1934 un militante comunista, esule in Francia, torna a Torino per individuare un possibile infiltrato nella rete clandestina del partito; lui stesso, poi, deve dimostrare ai compagni di non essere un deviazionista. Il film appare oggi piuttosto datato, non tanto per l’argomento quanto per il modo in cui viene svolto (sedute di autocritica con la compagna Annie Girardot, riunioni con i…
Materia oscura per eccellenza, deviazione dall'altro. Il tradimento è maschera, è vigliaccheria, è doppiezza. E spesso, quanto più è atroce, tanto più è spettacolare. Proviamo allora a metterli in fila tutti…
lontano dal glamour di ben più famosi e altrettanto belli film interpretati dal grande gian-maria, il sospetto è un solido thriller storico ambientato nel 34 a torino, in pieno ventennio fascista. protagonista un poveraccio militante comunista che allontanato dal partito tempo prima perchè nutriva troppi dubbi a riguardo della lotta, viene riinserito per cercare di organizzare un nucleo a…
Forse il corso del tempo non ha giovato al film del “valoroso compagno” Maselli (cit. Gassman ne La terrazza). Quel che trasmette oggi Il sospetto è probabilmente un altro messaggio rispetto all’intento originario. Se allora c’era la strenua esigenza di rivendicare l’operato clandestino del Partito Comunista nel terribile periodo fascista, oggi si percepisce…
Non è certamente un film d'azione. Molto (troppo?) cervellotico, basato sui pensieri - e sulle loro implicazioni ideologiche - piuttosto che sui fatti, è un film statico e riflessivo, impegnato e impegnativo. Alla lunga, in un aggettivo solo, noioso. Di sicuro rilievo sono per lo meno il quadro storico e l'interpretazione di Volontè.
Confonderti tra la folla, eppure non essere come gli altri, perché gravato di una consapevolezza che, se da un lato di avvantaggia, dall’altro ti isola e ti mette in pericolo. Accorgerti che i tuoi stessi compagni di lotta non ti stimano, e sembrano volerti semplicemente usare per i loro scopi. Sentirti, nei fatti, ridotto a nessuno, mentre ti devi esporre in prima persona al servizio di…
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Commenti (5) vedi tutti
E' un film che non prende posizione e in questo lo si apprezza, visto gli anni in cui fu girato. Certo risulta tanto verboso, il che, unito ai toni quasi sussurrati della recitazione lo rendono piuttosto ostico allo spettatore non motivato. Insomma, pellicola di nicchia, per un pubblico di nicchia, intento voluto e centrato.
commento di marco lE' un capolavoro assoluto che, oltre all'impegno sociale, mescola anche un pizzico di thriller.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiSfiorando spesso, come sovente gli capita, il limite della noia, Maselli realizza con Il sospetto uno dei suoi film più personali e riusciti, forse al pari con Lettera aperta a un giornale della sera.
commento di sasso67Voto 4. Noiosissimo, con dialoghi di insopportabile didascalia politica, intrisi di una militanza morbosa e senza passione. [28.09.2008]
commento di PPInteressante film sulle vicende del partito comunista prima della seconda guerra mondiale. C'è molta inquietudine nel film; nessuno si fida di nessuno e adirittura ad un "compagno" viene chiesto di spiare gli altri.
commento di IGLI