Regia di Chris Marker vedi scheda film
34 TFF - COSE CHE VERRANNO
In ricordi primordiali di un uomo del futuro si riconducono ad un unico ossessivo iniziale ricordo-shock d'infanzia: sul molo d'imbarco (la jetée in francese) dell'aeroporto di Orly, a Parigi, ove i genitori erano soliti portarlo per farlo assistere al decollo ed atterraggio degli aeroplani, un bimbo assiste ad un omicidio dai connotati confusi, o che comunque non ci vengono rivelati; poco distante il bambino, ancora sotto shock, verrà ulteriormente impressionato (ma in modo estremamente positivo) dalla visione quasi angelica, ma anche eroicamente galvanizzato, di una bella giovane donna.
Dopo trent'anni circa quella stessa persona, ormai uomo adulto, è scelto da una equipe di scienziati come cavia ideale per intraprendere il primo viaggio nel tempo, prima nel passato, poi nel futuro, necessario e considerato come l'ultima risorsa per permettere all'uomo di affrontare un presente devastato da una catastrofe nucleare.
Un viaggio nel tempo sensazionale e geniale sia per la sorpresa insita nella storia, da cui come si sa Terry Gilliam ha tratto ispirazione per il suo notevole "L'esercito delle 12 scimmie", ma anche e soprattutto per la tecnica narrativa adottata che rifugge l'immagine classica per rifugiarsi in quella fissa in stile diapositiva, accompagnata da un potente commento narrativo che ne garantisce la perfetta fluidità di racconto ed evoluzione.
La jetée diventa pertanto una esperienza galvanizzante, totale, veloce e indimenticabile, nonché di grande coinvolgimento emotivo, figlia di un passato ormai non più così vicino, e di sicuro ben precedente alla febbre dei viaggi temporali che avrebbe contagiato il mondo del cinema nel ventennio successivo, da Ritorno al futuro in avanti.
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