Il diciassettenne Nói vive con la nonna e il padre alcolizzato a Bolungarvik in un fiordo nel nord dell'Islanda. In inverno, quando il villaggio è completamente tagliato fuori dal mondo, Nói sogna di fuggire in compagnia di Iris, una ragazza di città finita a lavorare nello squallido distributore di benzina del posto. Ma i maldestri tentativi di fuga del ragazzo sono destinati a fallire...
Note
Finale sconvolgente. Grande musica del gruppo del regista, Slowblow. Cinema semplicissimo, limpidissimo, bellissimo, accecante e caldo come il ghiaccio di una terra che ci piacerebbe rendere "nostra".
Nell'orizzonte chiuso, grigio e freddo di un buco del culo del mondo a forma di isola, il sogno caleidoscopio di un lontano paradiso tropicale formato polaroid rappresenta l'ingenua prospettiva di un riscatto sociale che soltanto la tabula rasa di un evento catastrofico sarà in grado di propiziare.
Film claustrofobico, algido, spietato. La meravigliosa ambientazione nei fiordi islandesi dona a tutta la pellicola atmosfere e colori unici per un'ora e mezza scarsa di pura emozione.
Un film originale, da un teatro naturale poco conosciuto. A tratti accattivante, ma insomma, non mi sembra niente d'eccezionale. Il finale non mi sembra sconvolgente né grande la musica della colonna sonora.
È simpatico, commovente in certi tratti ma anche tanto tanto noioso…anche se forse la noia che si prova è la stessa che prova Nòi ad abitare in quello sperduto villaggio Islandese..
ma…sparare col fucile quando si è circondati da montagne innevate (come fa noi per giocare colpendo i ghiaccioli) non è il modo migliore per provocare una valanga?
Studente svogliato e perdigiorno di professione, Noi è un adolescente albino che vive con la nonna in una minuscola ed isolata località della costa islandese. Con un padre immaturo che alza spesso il gomito ed una insofferenza per l'autorità scolastica, il ragazzo passa il suo tempo tra uno svago e l'altro, sognado la fuga e riuscendo a legare solo con un libraio ignorante e… leggi tutto
Un ragazzo di diciassette anni in un villaggio islandese, oltre il confine solo la calotta polare, bianco e gelo ovunque, albino quasi da non distinguerlo dallo sfondo: è Noi Albinoi, protagonista di un film che, una volta visto, non si dimentica, volti, immagini, musica (gli Slowblow, il gruppo del regista) tutto resta impigliato a lungo nel ricordo.
Candidato all’Oscar… leggi tutto
Modesta e un po’ sopravvalutata operetta nordica, archetipo di un cinema “glocal” che fa leva su un paio di elementi di sicuro impatto: un protagonista empatico e una fotografia abilissima nel mettere in risalto la luce opaca di quelle sperdute latitudini. Per il resto la regia non vanta particolari momenti di grazia e personalità, assecondando semplicemente il mood malinconico… leggi tutto
Il Katla, vulcano sub-glaciale del sud dell'Islanda la cui caldera è interamente ricoperta dal ghiacciaio Mýrdalsjökull (in alcuni punti spesso anche più di mezzo chilometro), erutta…
Noi, 17 anni, albino, vive in un paesino islandese. Genitori assenti, insegnanti scolastici pedanti, occasioni di lavoro pressochè nulle: Noi tenta di ribellarsi come riesce, con sempre maggiore violenza, alla ricerca di una via di fuga da quel mondo glaciale e immobile.
Opera prima in lungometraggio per Dagur Kari, trent'anni tondi, Noi albinoi è un affresco dell'Islanda…
Studente svogliato e perdigiorno di professione, Noi è un adolescente albino che vive con la nonna in una minuscola ed isolata località della costa islandese. Con un padre immaturo che alza spesso il gomito ed una insofferenza per l'autorità scolastica, il ragazzo passa il suo tempo tra uno svago e l'altro, sognado la fuga e riuscendo a legare solo con un libraio ignorante e…
Il ragazzo islandese Nòi trascorre la sua noiosa vita con il padre alcolista, con una scuola che non vuole frequentare e la routine giornaliera che si ripete inesorabilmente, e solo il desiderio di partire per le Hawaii con la coetanea Iris gli dà un senso di vitalità. Un film molto semplice ed essenziale, senza barocchismi né nella regia né nella bellissima…
Modesta e un po’ sopravvalutata operetta nordica, archetipo di un cinema “glocal” che fa leva su un paio di elementi di sicuro impatto: un protagonista empatico e una fotografia abilissima nel mettere in risalto la luce opaca di quelle sperdute latitudini. Per il resto la regia non vanta particolari momenti di grazia e personalità, assecondando semplicemente il mood malinconico…
Relazione primaria, assoluta: parlare del rapporto, nel cinema come ovunque, tra il padre e il figlio maschio (o i figli se più di uno) significa aprire un elenco sterminato. Abbiamo atteso a lungo prima di affrontare…
Visto l'imminente aumento di 1 euro (interamente devoluto a quell''associazione no profit chiamata Stato) sul costo di ogni singolo biglietto per la visione di un singolo film, dedico questa play, sotto le…
Un ragazzo di diciassette anni in un villaggio islandese, oltre il confine solo la calotta polare, bianco e gelo ovunque, albino quasi da non distinguerlo dallo sfondo: è Noi Albinoi, protagonista di un film che, una volta visto, non si dimentica, volti, immagini, musica (gli Slowblow, il gruppo del regista) tutto resta impigliato a lungo nel ricordo.
Candidato all’Oscar…
Esistono argomenti difficili da dover trattare, sia con le parole che con le immagini, per i quali fare pura cronaca spesso porta alla 'sofferenza totale' dello spettatore/lettore, facendo passare in secondo piano…
Voto 3, nonostante abbia trovato il film godibile per certi tratti. Consiglio di leggere l'opinione di OGM che è assai esplicativa e descrive alla perfezione la pellicola e ciò che essa trasmette nei suoi lati più reconditi. Non aggiungerò quindi altro se non un leggero appunto che pare sia sfuggito ai più....Come dappertutto nel mondo anche qui ci sirivolge…
L’esistenza del giovane Nói è una nicchia scavata in mezzo ai ghiacci: la sua silenziosa stravaganza è solo la disperata ricerca di un calore segreto dentro la grigia freddezza della normalità. La realtà della provincia islandese è improntata ad un’essenzialità asfissiante, che è come una serra in cui si coltivano le manie e le…
Per la prima volta "pieghiamo" la taglist a un uso differente, un po' bizzarro ma speriamo gradito. Vorremmo offrire questo spazio per permettere a ciascuno di dedicare un augurio al cinema, al mondo, all'Italia,…
Oltre a essere appassionatissimo di cinema ho una mania che definirei compulsiva per la musica.E molto spesso mi accade durante la visione di un film che certe scene o sequenze mi ricordino parecchio alcuni brani a cui…
Solitudini e latitudini (basse), naufragi e buen retiros. L'isola è talvolta un altrove dove fuggire o sognare di fuggire, altre volte un eterno dove dal quale si sogna di scappare... Occasionalmente un perfetto qui e…
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Commenti (13) vedi tutti
Nell'orizzonte chiuso, grigio e freddo di un buco del culo del mondo a forma di isola, il sogno caleidoscopio di un lontano paradiso tropicale formato polaroid rappresenta l'ingenua prospettiva di un riscatto sociale che soltanto la tabula rasa di un evento catastrofico sarà in grado di propiziare.
leggi la recensione completa di maurizio73Metafora di una condizione umana straniante, Noi Albinoi è anche un racconto di formazione e preparazione, ma alla pura sopravvivenza.
leggi la recensione completa di yumeVoto 6. [19.12.2013]
commento di PPSi guarda l'orologio,si sbadiglia, i personaggi sono antipatici,i dialoghi fanno pena,la storia non mi interessa,penso che basti!!
commento di wang yuin Islanda…mi è piaciuto molto
commento di Bunker74Pellicola amara, decisa e, a tratti, poetica. Descrizione pulita e senza contorsioni di una storia delicatamente coinvolgente. Questo è buon cinema!!
commento di nemodaveFilm claustrofobico, algido, spietato. La meravigliosa ambientazione nei fiordi islandesi dona a tutta la pellicola atmosfere e colori unici per un'ora e mezza scarsa di pura emozione.
commento di leporello72Un film molto simpatico dall'affascinante Islanda, ironico e malinconico. 7
commento di kotrabVOTO 4 troppo noioso
commento di arcarsenalUn film originale, da un teatro naturale poco conosciuto. A tratti accattivante, ma insomma, non mi sembra niente d'eccezionale. Il finale non mi sembra sconvolgente né grande la musica della colonna sonora.
commento di sasso67Finale "bellissimo" e il protagonista con un viso indimenticabile
commento di andystarsailorÈ simpatico, commovente in certi tratti ma anche tanto tanto noioso…anche se forse la noia che si prova è la stessa che prova Nòi ad abitare in quello sperduto villaggio Islandese..
commento di ultrapazma…sparare col fucile quando si è circondati da montagne innevate (come fa noi per giocare colpendo i ghiaccioli) non è il modo migliore per provocare una valanga?
commento di sally__75