Regia di John Carpenter vedi scheda film
Se In Fuga da New York la fantascienza era un veicolo per raccontare in un futuro prossimo la realtà attuale, in Essi Vivono Carpenter mette in evidenza la situazione attuale. Questo film in un epoca dove l'individualismo era esaltato oltre ogni misura e si raccontava di un sogno americano a portata di mano, andava certamente controcorrente. Essi vivono è il più lucido e spietato attacco alla reaganomics degli anni ottanta. Aumenta la forbice tra i più ricchi e i più poveri. La classe media viene erosa lentamente e molte volte tale classe media opera un percorso inverso tanto da essere essa stessa vittima della marginalizzazione. Non si parla più di beni concreti e tangibili, ma di finanza e utili. Le aziende chiudono e le persone rimangono senza lavoro. Le persone si ritrovano a non avere più niente, come il cognome del protagonista, Nada.
La grande trovata di Carpenter è stata quella di utlizzare espedienti tipici della fantascienza anni 50, una minaccia strisciante come ne L'invasione degli ultracorpi di Siegel e di portarlo ad un livello subliminale. Individui ormai svuotati da se stessi, che hanno come obiettivo guadagnare soldi e diventre puri e semplici consumatori a favore di un'elite parassitaria.
Di tutta la filmografia del regista americano, Essi vivono è quello più apertamente politico e visti i tempi attuali e la recente crisi economica, comunque derivante da quel periodo infausto in cui l'ex attore più rincoglionito di Hollywood era presidente degli Stati Uniti e allo stesso modo nella Gran Bretagna della Thatcher dettava legge, il film di Carpenter è una delle perle cinematografiche del periodo, per nulla invecchiato e con un messaggio semplice, diretto ed efficace.
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