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Essi vivono

Regia di John Carpenter vedi scheda film

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Souther78

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La recensione su Essi vivono

di Souther78
10 stelle

Quasi un documentario, che descrive la situazione umana da millenni, forse da sempre, per via del parassitaggio di specie differenti, ma all'apparenza altrettanto umane. Uno dei pochi film, insieme a Visitors, Matrix, e Sei giorni sulla Terra, ad avere l'ardire di raccontare la più scomoda delle verità.

Qualcuno lo ha definito una metafora, e sicuramente a un occhio superficiale, ma che si crede profondo, potrebbe presentarsi proprio così: una metafora del consumismo, della commistione politica/economia, e della società occidentale in generale.

 

Come direbbe Biglino, "facciamo finta" che non sia una metafora, ma la realtà. E', in effetti, lo stesso Biglino, che ci spiega come, traducendo dall'aramaico all'italiano i testi dell'antico testamento, abbia appurato come questi, in effetti, non parlino affatto di Dio, nè di aldilà, bensì di gente venuta da altri pianeti per colonizzare la Terra e creare o modificare geneticamente la specie umana. Sitchin sostiene lo stesso dalla lettura delle tavolette sumere. Andando oltre, i veda descrivono macchine volanti ed esseri con poteri (o, per meglio dire, tecnologie) sconosciuti agli umani di quel tempo. Andando a studiare i "miti" Zulu troviamo gli stessi racconti, e così nei culti sudamericani. Insomma... letteralmente in ogni parte del mondo, si raccontano le stesse storie, che non sono quelle trasformate dalla religione, ma racconti ben precisi di fatti che nulla hanno a che vedere con credenze spirituali. Il lavoro del Prof. Malanga con gli addotti, mediante ipnosi, guarda caso, conferma tutto. E non parla tanto di dischi volanti, ma di situazioni che si svolgono sulla Terra, e, anzi, in basi sotterranee. E, saranno tutte coincidenze! Però, facciamo finta che qualcuno che viene a contatto con queste informazioni (e altre), voglia divulgarle: si troverebbe di fronte alla situazione descritta da Platone nel mito della caverna. Il prigioniero che si libera dalle catene, scappa dalla grotta, scopre il mondo "vero", torna per raccontarlo ai prigionieri ma quelli non gli credono, lo prendono per pazzo e vogliono ucciderlo. Be', prendiamo David Icke: il suo sito personale salta fuori soltanto a pagina 9 della ricerca Google (un paio d'anni fa era a pagina 6). Curioso che uno così famoso da avere circa 4 milioni e mezzo di pagine web che trattano di lui (sempre risultati google), finisca alla nona pagina della ricerca google. Cioè dove, guarda caso, arriva a cliccare solo una frazione infinitesimale degli utenti. Be', del resto se non è vero che ci sono elite ibride e rettiliani che controllano il pianeta... perchè prendersi la briga di declassarlo su google? Perchè definirlo un negazionista, nonostante la sua accusa principale nei confronti di queste elite sia proprio quella di essere nazisti e fascisti e voler instaurare una società del controllo? Ma, soprattutto, com'è che questo signore parla da decenni di microchip, abolizione del contante, passaporti vaccinali e id digitale, come fine ultimo delle elite, e tutte queste cose si stanno puntualmente (e prepotentemente!) verificando negli ultimi 2 anni? Curioso che parli di cambiamento climatico come uno dei tanti cavalli di battaglia creati e utilizzati per giustificare controllo, limitazioni della libertà e ingerenze governative... curioso specie visto che dietro a questa bandiera stiamo vedendo proprio ora, in tutto il mondo, personaggi che mai si sono preoccupati di cose come l'ambiente, puntare l'indice contro qualsiasi avvenimento come sintomo della catastrofe ambientale, e scusa per distruggere le economie e le libertà. Spesso, promuovendo soluzioni ancor più inquinanti di quello che loro definiscono il problema (vd. auto elettriche).

 

Insomma, facciamo quindi finta che voi siate un regista o uno scrittore, che non vogliate bruciare la vostra immagine, o, peggio ancora, sparire in misteriose circostanze. Come potreste denunciare certi fatti senza essere presi per pazzi nè perseguitati? Per esempio, mettendo due candidati alla presidenza usa in un cartone animato, e mostrando come entrambi siano controllati dagli alieni, e non potendo che votare per uno dei due, finiate inevitabilmente per votare lo stesso "partito". Tratto da I Simpson. Oppure, potete fare un film di fantascienza o, come in questo caso, "horror", che però horror non è.

 

Se in Essi vivono volete vedere una metafora della società del consumo occidentale, sarete probabilmente soddisfatti per una visione pungente e acuta che mette a nudo le contraddizioni sociali, in particolare statunitensi, con ricchi sempre più ricchi che manipolano i ceti medi, mentre gli emarginati sono forse l'unica parte sana della società, in quanto fuori dai giochi e dagli interessi economici.

Se, al contrario, guarderete questo film senza pregiudizi o indottrinamenti su cosa "dovreste" leggerci, potrebbe anche essere che ne usciate con una consapevolezza differente, prendendo alla lettera ciò che vedrete. Se esteriormente sembriamo tutti uguali, così non è: esistono entità che occupano corpi umani, ma che non hanno origine umana, e appartengono a gruppi che occupano tutte le posizioni di rilievo, formando una rete occulta ma potentissima, che persegue i propri scopi di controllo dell'umanità attraverso i media, la politica, l'economia, l'industria, etc.

 

Chiaramente, a seconda di ciò che troverete per voi, l'esperienza della visione sarà assai differente. Il film, di per sè, non è certo un capolavoro e la storia, vista con occhio distratto e superficiale, può sembrare soltanto quella di un b-movie a tratti grottesco e magari perfino sciocco. Sicuramente la scelta del protagonista (noto wrestler) non arricchisce di spessore la pellicola, ma appare più che altro una scelta per avere facile presa sul pubblico contemporaneo più giovane.

 

Al di là di tutto, comunque la tensione non manca e Carpenter sa dosare le giuste componenti per creare interesse verso la trama, in un crescendo di stupore misto a perplessità, costruendo perfettamente il senso di disorientamento e incomprensione del suo protagonista, che si trova catapultato da una realtà che dava per scontata a una del tutto insospettabile.

 

Esemplare il confronto tra i due amici, con lo scontro vero e proprio che scaturisce a seguito del tentativo del protagonista di far indossare gli speciali occhiali all'altro, che, però, si rifiuta con rabbia e fermezza: sembra proprio la rappresentazione cinematografica del mito platonico, nella parte in cui i prigionieri, non essendo in grado di mettere in discussione le proprie esperienze, preferiscono attaccare il loro compagno che si è liberato, anzichè accoglierne le informazioni.

 

Da vedere e comprendere.

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