Regia di Rolf de Heer vedi scheda film
Appena ricevuta la sua bella promozione nel giorno del compleanno, il manager di successo Steve torna a casa dove dovrebbero attenderlo moglie depressa e devota e figlioletti amati. Ma la moglie gli ha fatto uno scherzetto: in casa c’è solo un VHS, in cui lei gli parla, lo incita lo minaccia fa spogliarelli finge un tumore al seno si prostituisce col vicino e regala altri colpi di scena. Il film, infatti, diventa quasi tutto in diretta, una serie di campi/controcampi sul povero Steve e sul nastro della moglie. Ma senza crudeltà vera e senza sfruttare gli spunti teorici (non nuovissimi) su voyeurismo middle class. il film infatti risulta alla fine molto scritto, le svolte narrative telefonate, e tutto sfocia in un thriller grottesco abbastanza scontato. Senza dire che molto spesso le tirate parafemministe della protagonista e le reazioni melodrammatiche del marito sono di una banalità da telenovela. L’impianto e molti passaggi ricordano superficialmente certi Michael Haneke (Benny’s video, Funny Games), ma in fondo si tratta della ennesima sbandata di un autore agli inizi sopravvalutato (e premiato).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta