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Alexandra's Project

Regia di Rolf de Heer vedi scheda film

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La recensione su Alexandra's Project

di steno79
5 stelle

“Alexandra’s project” è la storia di una vendetta compiuta da una moglie stanca di un soffocante ménage familiare ai danni di un marito egoista e sentimentalmente arido. Il giorno del suo compleanno, dopo aver ricevuto una promozione sul lavoro, il marito torna a casa e trova una videocassetta sul cui nastro è registrato un terribile sfogo della moglie, che lo accusa delle peggiori nefandezze e innesca una sorta di gioco al massacro da cui il marito uscirà con le ossa spezzate.
Si tratta di un film chiaramente provocatorio, come altri del regista australiano Rolf De Heer (“Bad Boy Bubby”, “La stanza di Cloe”) che si inserisce nella linea di un certo “cinema della crudeltà” praticato al giorno d’oggi principalmente dal regista austriaco Michael Haneke (“Funny games”, “La pianista”). Un film volutamente sgradevole, claustrofobico oltre ogni misura (quasi tutta l’azione si svolge nella stanza dove il marito assiste al video) ma non particolarmente morboso, nonostante che alcune delle tematiche principali siano quelle del voyeurismo e della violenza che si consuma dietro la rassicurante facciata dell’istituzione familiare.
La suspense psicologica riesce a catturare l’attenzione dello spettatore, le interpretazioni dei due protagonisti sono di buon livello (soprattutto quella dell’attore che fa il marito), eppure, nonostante le qualità finora elencate, alla fine del film si avverte un’impressione di cinismo premeditato che lascia l’amaro in bocca. Infatti, pur con gli alibi culturali di una rivendicazione pseudo-femminista e di una ricognizione sul malessere della vita di coppia che molte donne sono ancora costrette a sopportare in silenzio, De Heer esaspera volutamente i toni oltre il dovuto e si scatena in un carosello di sgradevolezze che, oltre a dimostrare un certo sadismo verso i personaggi, mette comunque alla prova la disponibilità dello spettatore verso opere di questo genere. 5

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