Regia di Richard Lester vedi scheda film
Tolen conquista una donna dopo l’altra; Colin, sfortunato con le ragazze e geloso, gli chiede quale sia il suo segreto. Tolen glielo rivela: è il knack, un fascino indescrivibile, ma non tutti ce l’hanno. Eppure anche il knack di Tolen è destinato ad andare in crisi di fronte a Nancy.
Questa pellicola rappresenta la prima prova di Richard Lester dopo il successo di A hard day’s night, il primo film con protagonisti i Beatles che aveva di colpo tramutato la fama del regista da nazionale (noto soprattutto per i suoi lavori televisivi) a mondiale. Per quanto abbastanza sperimentale nella forma, Non tutti ce l’hanno si basa su contenuti solidi, provenienti da una commedia di Ann Jellicoe trasformata in sceneggiatura da Charles Wood che riesce a variare sufficientemente bene l’unità di spazio, tempo e azione del testo teatrale, pur lasciandone intuire le radici. In scena ci sono quasi solamente i quattro protagonisti, ovvero Michael Crawford, Ray Brooks, Donal Donnelly e Rita Tushingham, la cui presenza sulla scena lascia sempre in secondo piano i pur bravi colleghi, capace di dar vita a un personaggio stralunato a cui vengono affidati momenti drammatici e scenette comiche. Lester sperimenta, come si diceva, soprattutto nel montaggio (Antony Gibbs) e nel sonoro, senza naturalmente dimenticare la chiave di volta riconosciuta del suo cinema e cioè il ritmo. La durata limitata a un’ora e mezza rende la visione di questo lavoro assolutamente gradevole; interessante anche lo spunto protofemminista (e largamente in anticipo sul movimento #metoo) dell’utilizzo ripetuto della parola ‘stupro’. 6/10.
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