Regia di Rocco Cesareo vedi scheda film
Gli ultimi giorni di vita di Emanuela Loi, giovane poliziotta assegnata di scorta al giudice Borsellino nell’estate del 1992.
Gli angeli di Borsellino (sottotitolo: Scorta QS21) è la terza regia a soggetto per Rocco Cesareo, nonché la sua opera più nota e, a quanto se ne sa, l’ultima. Si tratta di un film dalle importanti motivazioni, come già dal titolo si evince, ma che francamente non impressiona granchè dal punto di vista della narrazione e della messa in scena, tanto da non smarcarsi in maniera netta dagli standard televisivi contemporanei. Pesano inoltre sulla riuscita del lavoro alcune scelte di casting infelici, peraltro affiancate a interpreti di tutto rispetto; nei ruoli principali figurano Brigitta Boccoli, Sebastiano Lo Monaco, Pino Insegno, Vincenzo Ferrera, Toni Garrani, Benedicta Boccoli, Francesco Aguzzo, Iaeli Anselmo ed Ernesto Mahieux (curiosa l’idea di affidare alle sorelle Boccoli le parti di due sorelle). Per quanto duri solamente un’ora e mezza, Gli angeli di Borsellino sembra molto più lungo, non disponendo della necessaria scorrevolezza e sfoggiando dialoghi spesso un po’ troppo artificiosi; la sceneggiatura è frutto di un lavoro a otto mani fra Ugo Barbara, Mirco Da Lio, Paolo Zucca e Massimo Di Martino. Probabilmente sì, l’agente Emanuela Loi e i colleghi di scorta a Paolo Borsellino che, per mano della mafia, insieme al giudice trovarono la morte il 19 di luglio del 1992, avrebbero meritato un omaggio migliore, ma in fin dei conti sempre di omaggio si tratta e la cosa importante è che si perpetui la loro memoria. 3,5/10.
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