Regia di Jane Campion vedi scheda film
Frannie (Meg Ryan) è un'insegnante di Letteratura a New York che, con l'intento di scrivere un testo sullo slang cittadino, frequenta locali malfamati e persone poco raccomandabili: per caso, recatasi in una toilette in un bar, diventa la spettatrice (morbosa) di un rapporto sessuale, non riconoscendo però in volto l'uomo ma notando che ha un tatuaggio al polso. Vicino alla sua abitazione, in cui a volte ospita la sorellastra Pauline (Jennifer Jason Leigh), viene ritrovato il cadavere di una ragazza e di lì a poco il detective Malloy (Mark Ruffalo) la interroga: tra i due sorgerà ben presto una reciproca attrazione.
'In the Cut', sesto lungometraggio di Jane Campion, ha per protagonista una sorprendente Meg Ryan, che abbandona il canonico ruolo di cosiddetta 'fidanzatina d'America', interpretato in svariate commedie e film sentimentali, per calarsi in una storia improntata su torbide relazioni sessuali, voyeurismo, autoerotismo ed efferati omicidi seriali, tratta dal romanzo omonimo di Susanna Moore e sceneggiata dalla stessa regista neozelandese.
La Campion, con il rilevante contributo del direttore della fotografia Dion Beebe che ricorre a colori dalle gradazioni molto accese, costruisce un'opera dalle atmosfere quasi favolistiche ma se nella prima parte - in cui facciamo la conoscenza dei personaggi principali e del fatto, ossia il crimine compiuto, che consente alle due differenti personalità di venire a contatto - tutto funziona a meraviglia, sia dal punto di vista narrativo sia per la crescente e palpabile tensione, nella seconda quanto di buono mostrato si sfalda e sfocia in una ossessiva (e già vista) storia tra l'insegnante, che finalmente perde i propri freni inibitori e l'ambiguo poliziotto, che pare più interessato alla donna che alla risoluzione del caso.
Ne sortisce quindi un thriller a forti tinte e sfilacciato, dove gli intenti dell'autrice, sempre attenta a scandagliare l'animo di figure femminili tormentate e problematiche, passano decisamente in secondo piano, trasformando il film in un whodunit neanche tra i più originali.
A risollevare in parte il valore della pellicola ci pensano però gli interpreti: coraggiosa la prova di Meg Ryan, che non arretra di fronte a nulla, intensa quella di Mark Ruffalo, che dà all'investigatore dei tratti elusivi e misteriosi e pregevole la solita Jennifer Jason Leigh, ma 'In the Cut' è un film inferiore alle attese e tutto sommato deludente.
Voto: 5,5 (v.o.s.).
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