Regia di Jane Campion vedi scheda film
Una "intrusione" nell'animo e nell'eros di una donna (M. Ryan), tormentata dal bisogno di amore, totalmente fisico e insieme totalmente spirituale, sincero ma anche sordido. L'alone della morte scandisce la sua vita quotidiana, attratta dall'ambiguità del dubbio nei confronti di un amore sfacciato e insieme tenero, nei panni e nel corpo di un magnifico M. Ruffalo.
Non il capolavoro della Campion, ma comunque un buon film che allarga i margini del genere e dà momenti a volte truci, altre volte commoventi. 7 1/2
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