Regia di Marcus Nispel vedi scheda film
Sorpresa piacevole dal momento che ne avevo sentito parlare male da conoscenti e amici. Più che un re-make direi che si tratta di una sorta di rivisitazione del lavoro di Hooper in cui viene meno quel taglio morboso che caratterizzava il film del 1974, ma che nonostante questo si mantiene a livelli alti. Ottima regia (voto: 8.5) e soprattutto fotografia (voto: 10) (davvero eccezionale), di rilievo, però, anche le sinistre scenografie (voto: 8.5) (favolose le riprese della casa fatiscente dispersa nei campi incolti). Bene le interpretazioni con un R. Lee Ermey autentico valore aggiunto capace, come ai tempi di “Full Metal Jacket”, di calamitare lo spettatore con le sue grottesche movenze. Non mancano gore, con amputazioni e recisioni (la scena più disturbante, però, è quella col sale, non aggiungo altro…), e scene al cardiopalma (memorabile quella finale in bianco e nero). Colonna sonora sufficiente. In definitiva per essere un re-make non si può dire nulla di negativo, tuttavia l’aver eliminato totalmente l’aspetto connesso alle pratiche cannibaliche e necrofile risulta essere un po’ in contrasto con tutta la “saga” e fa perdere qualche punticino alla valutazione finale. In definitiva al sottoscritto è piaciuto molto e credo che il film abbia avuto una certa importanza nel favorire la rinascita di un genere che era, ormai, sull’orlo dell’abisso (al 2003 risalgono, infatti, opere importanti come “Alta Tensione”, “La casa dei 1000 corpi” e altre ancora sono state prodotte successivamente, tutte con un taglio registico e di sceneggiatura che rimanda a questa pellicola). Da tenere sott’occhio il regista. Voto: 8=
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