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La legge del desiderio

Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film

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La recensione su La legge del desiderio

di port cros
9 stelle

Un melodramma fiammeggiante ed eccessivo, che non ha paura di spingersi fino - ed in certe sequenze oltre - i limiti del grottesco per mettere in scena una passione travolgente, che sbanda tra affetto e violenza , tra eros e thanathos, una forza incontrollabile che straborda dallo schermo.

 

Carmen Maura, Antonio Banderas, Eusebio Poncela

La legge del desiderio (1987): Carmen Maura, Antonio Banderas, Eusebio Poncela

 

Pablo Quintero (Eusebio Poncela), un regista gay di successo protagonista della movida madrilena, intrattiene una relazione epistolare con un giovane amante che l'ha molato per rifugiarsi in un faro, da cui si fa rinviare firmate le missive romantiche in realtà redatte da lui stesso. Antonio (Antonio Banderas), un bellissimo ma disturbato fan ossessionato dalle sue opere, aggancia Quintero ad una festa per insinuarsi nella sua vita amorosa. Pablo ha poi una sorella trans, Tina (Carmen Maura), che cresce una bambina, e le affida il ruolo di protagonista del suo adattamento de La Voce Umana di Cocteau. L'ossessione morbosa di Antonio per Quintero andrà fuori controllo quando il ragazzo scopre nello studio di Pablo le lettere firmate dall'altro uomo.

 

Il desiderio è un potentissimo e sovente inspiegabile motore dell'azione umana che Pedro Almodóvar ha da sempre posto al centro della sua poetica e, tra i suoi quattro film anni 80 restaurati e riusciti in sala in questa estate 2023 nelle sale, La legge del desiderio è un'opera quanto mai rappresentativa della vitalità anarchica e irriverente dell'Almodóvar del primo periodo. Un melodramma fiammeggiante ed eccessivo, che non ha paura di spingersi fino - ed in certe sequenze oltre - i limiti del grottesco per mettere in scena una passione travolgente, che sbanda tra affetto e violenza , tra eros e thanathos, una forza incontrollabile che straborda dallo schermo.

 

La ley del deseo è anche un film pregno di erotismo omosessuale, fin dall'incipit di fantasia voyeuristica e poi per tutta la pellicola, dove la macchina da presa non si fa remore a riprendere senza troppi pudori diversi amplessi , ed è pertanto anche un'opera manifesto della liberazione gay esplosa in Spagna in quel decennio (sarebbe stato di sicuro impossibile girare un film con scene del genere in Italia negli anni Ottanta!).

 

 

Antonio Banderas, Eusebio Poncela

La legge del desiderio (1987): Antonio Banderas, Eusebio Poncela

 

 

Altra caratteristica inconfondibile dello stile dell'autore è l'ironia, condensata in situazione assurde (gli incongrui doppiatori della scena sexy, la devozione di Tina e della bimba per la Madonna, l'astrusa coppia di poliziotti padre e figlio) e battute fulminati (la trans che rassicura la bambina preoccupata dalle future curve: “alla tua età ero piatta come una tavola!”) che divertono in quella che è una coloratissima tragicommedia sia pure con una trama che si fa sempre più thriller , persino con rimandi hitchcockiani (ma per apprezzare il film va tenuto a mente che la trama thriller è essenzialmente un pretesto per condurci in un viaggio folle nel reame del desiderio e delle sue capricciose leggi).

 

All'energia incontenibile il giovane Almodóvar unisce un'innegabile abilità tecnica nel dominio del mezzo cinematografico che gli permette di definire lo stile che lo renderà da qui in poi sempre più celebre a livello mondiale: la poesia di certe dissolvenze e l'uso magistrale dei colori sgargianti e delle musiche della colonna sonora a incrementare il pathos drammatico, con scene iconiche come il pianto di Quintero in macchina prima dell'incidente , lo scontro al faro tra Antonio e il suo rivale sulle note di Guarda Che Luna, Tina che si fa innaffiare da un idrante stradale per combattere la calura della notte madrilena, la tenerezza dell'ultima ora di Antonio insieme all'ostaggio Pablo.

 

 

Carmen Maura

La legge del desiderio (1987): Carmen Maura

 

 

Nel cast Eusebio Poncela incarna un egocentrico Pablo Quintero sicuramente almeno parziale alter ego di Pedro (non è un caso che il monologo La Voce Umana sarebbe stato diretto dallo stesso Almodóvar molti anni dopo con protagonista Tilda Swnton), un giovanissimo e tenebroso Antonio Banderas è intenso in un ruolo sensuale e dark , una scatenata Carmen Maura, onnipresente nella filmografia almodovariana degli anni Ottanta, qui addirittura in una parte trans affrontata con piglio ed ironia. Fa capolino in un brevissimo ruolo anche il volto picassiano di un'altra musa dell'autore, Rossy De Palma.

 

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