Regia di Ciccio Ingrassia vedi scheda film
Seconda (e ultima) regia, dopo Paolo il freddo dell'anno precedente, per Ciccio Ingrassia, momentaneamente in rotta con l'amico-nemico Franco; certo che, pure da 'solista', Ingrassia non sembra nutrire grandi aspirazioni o avere particolari ambizioni artistiche. Il film a cui si fa riferimento (e si riprende pure qua e là) è chiaramente L'esorcista, nella tradizione delle parodie-citazioni della coppia sicula; Banfi è un valido protagonista e Ciccio, con la sua figura allampanata, riesce bene nei panni dell'esorcista. Il film non sarà questa gran trovata, ma la trama si snoda bene e, nei limiti dell'operazione (evidentemente non pochi), tutto funziona. Curiosità: a un certo punto compare (senza un pregnante nesso logico, fra l'altro) un imitatore di Franchi e Ingrassia prontamente lo defenestra con rabbia: forse in quel momento non era ancora tutto a posto fra i due. 5/10.
In un paesino del centro-sud Italia un bambino di soli dieci anni viene accusato di violenze sessuali; è il figlio del sindaco e da quel momento in paese cominciano a verificarsi strane cose: tutta colpa di un amuleto, che 'strega' chiunque ne venga in possesso. Solo Esorciccio, un guaritore-santone locale, può combattere contro la presenza di Satana.
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