Regia di Chan-wook Park vedi scheda film
stupefacente, specie nella prima parte, ed estremo affresco sulla logica dela violenza e della vendetta, e sul senso di tragedia che appartiene all'era contemporanea. Tematicamente e' abbastanza vicino a Kitano, stilisticamente svaria in soluzioni formali disparate (evitando quindi l'ossessivita' estenuata e un po' manierista di Tsai-Ming Liang). Un'opera di grande fascino visivo: nell'ambito della sua magnifica facciata cromatica, c'e' un colore che domina ed e' il verde
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta