Regia di Seijun Suzuki vedi scheda film
Locandina e titoli di testa sono ipnotici, un ottimo riscaldamento per la visione del film.
La pulp-story della killer in kimono funziona sempre. Seguiamo la vicenda di "Gatta Randagia", un'assassina a sangue freddo e una donna che odia gli uomini e a loro preferisce le pistole. 2 anni dopo, in Kill Bill un'altra killer seguirà il metodo della lista per eliminare tutti gli altri e rimanere la sola. Però Pistol Opera non parla di vendetta, ma di capricci del destino e giochi pericolosi tra assassini, in cui in palio c'è la vita. Il gioco dei sicari è affascinante e si barcamena tra realtà e allucinazioni, sogni e ricordi, con l'aiuto di una fotografia colorata e vintage. Ma se è vero che la tensione non manca, in alcuni momenti il ritmo non è all'altezza della situazione e il film perde di mordente.
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