Regia di Seijun Suzuki vedi scheda film
Gran bel film noir degli anni sessanta magistralmente adattato alla cultura nipponica. Un classico ed originalissimo esempio di film di Hollywood, abilmente riletto alla maniera del polar francese di Jean Pierre Melville.
La farfalla sul mirino Giappone 1967 la trama: Goro Hanada è il killer numero 3 del Giappone. Quando un suo vecchio collega diventato tassista lo convince ad accettare un incarico da parte del boss della yakuza Michihiko Yabuhara accetta senza alcun dubbio. Sarà solo il primo tassello di un domino che metterà a rischio la sua vita, quella delle persone a cui tiene e tutti i killer affiliati alla Yakuza giapponese.La recensione: La farfalla sul mirino e’ un noir atipico,che non segue nessuna regola prestabilita del genere. Questo film è considerato e credo a ragione come uno dei più importanti del cinema giapponese. Un bn magnifico con molte sparatorie, inquadrature mai viste ed immaginate, un film visionario,con un montaggio adrenalinico ed una colonna sonora jazz che ha il potere di incantare e stordire lo spettatore. In questo film sono tutti elegantissimi, perennemente in giacca e cravatta e ha dato lo spunto a Quentin Tarantino nel suo film più cool “Le Iene - cani da rapina”, ci sono molte similitudini tra i due film. Un sottogenere capace di fare tendenza. Prodotto da Kaneo Iwai Casa di produzione Nikkatsu Distribuito in Italia da CG Entertainment. Questo film è molto importante perché capace di contaminare il gusto e lo stile oltre che del già citato Tarantino anche del regista coreano Chan-Wood Park, John Woo ed anche in minima parte Jim Jarmusch vedi il film “Ghost dog”. Nel 2022 la pellicola vince il premio al miglior film restaurato nella sezione "Venezia Classici" della 79ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. La femme fatale - personaggio tipico dei noir - Misako, non solo adesca e tenta di uccidere il protagonista, ma è ossessionata lei stessa dalla morte, visto che presenta manie suicide ed ha la predilezione per gli insetti morti. Il film è confezionato in modo semplice da Suzuki Seijun, ma molto innovativo nello stile. Un film anche surreale, simile ad una parodia, in apparenza di difficile decrittazione, ma nella realtà molto ispirato e folle. Da vedere più di una volta per gustare appieno ogni dettaglio e capire meglio i dialoghi raffinati e creativi. Mi è piaciuto immergermi in questo delirio visivo, un riuscito esperimento geniale e non copiabile visione obbligatoria se si vuole saperne di più del cinema giapponese ed essere catturati da un modo di essere estetico ed elegante, non formale ed anche sostanzioso. Interpreti e personaggi Joe Shishido: Goro Hanada Kôji Nanbara: killer numero 1 Isao Tamagawa: Michihiko Yabuhara Annu Mari: Misako Nakajo Mariko Ogawa: Mami Hanada Hiroshi Minami: Gihei Kasuga
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