Regia di Seijun Suzuki vedi scheda film
Asettico e disperato, stipato da immagini artificiose ammantate in un bianco e nero che incanta. Seijun Suzuki, pur restando fedele alle terminologie narrative del cinema Yakuza, si affida a una dialettica filmica irrazionale e innovativa, immergendo il suo film in un bagno di realismo metropolitano dentro il quale sguazzano bizzarri enigmi esistenzialisti. Seducenti le musiche di Naozumi Yamamoto.
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