Regia di Richard Curtis vedi scheda film
Se qualcuno volesse trovare un difetto in questo film, avrebbe vita molto facile, giacchè si può dire che uno dei suoi pregi non sia decisamente l'originalità: storie già sentite, situazione già viste, sviluppo prevedibile e buoni sentimenti a profusione. Nulla di nuovo sotto il sole, ma da una pellicola programmaticamente "buonista" non è che ci si potesse attendere altro...
Ciò che solleva questo film è una caratteristica che il cinema americano non potrà mai avere: l'essere inglese. Sceneggiatura di ferro, dialoghi perfetti, attori straordinari e un pizzico di agrodolce trasformano un impasto altrimenti sciropposo in un film positivo, ottimista ma col cervello, capace di infischiarsene della verosimiglianza in funzione del racconto, che scorre piacevole e mai noioso.
Forse pecca di qualche lungaggine di troppo, l'eccesso di storie alla fine gliene fa trascurare alcune, ma il complesso funziona proprio per merito della grande professionalità di tutti i realizzatori, su cui svetta un cast semplicemente perfetto, dal primo all'ultimo, che da solo varrebbe la visione.
Banale come solo una storia sui sentimenti potrebbe esserlo, senza pretese, senza involuzioni, ma semplicemente il gusto e il piacere di una storia ben narrata: a trovarne, di questi tempi...
Sotto Natale, varie storie legate all'amore si intrecciano a Londra: il nuovo Primo Ministro che s'innamora della sua segretaria, un'impiegata che non riesce a confessare i suoi sentimenti per un collega, un uomo sposato che subisce il fascino di una sua provocante dipendente, un bambino con un amore "impossibile", un uomo tradito che si innamora della sua governante portoghese, un ragazzo innamorato segretamente della neo-sposa del suo migliore amico ed un cantante rock in declino che cerca il rilancio con un remake in salsa natalizia...
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