Regia di Andrea Manni vedi scheda film
Negli anni Settanta in Italia poteva succederti che se andavi a offrire spontaneamente la tua testimonianza per un omicidio ed eri un militante di Lotta Continua, finivi dietro le sbarre senza un perché. Poteva succederti di passare 11 gradi di giudizio e di dover attendere la grazia del Presidente della Repubblica per poter uscire dalle patrie galere. È quanto accaduto tra il 1976 e il 1993 a Massimo Carlotto, allora 18enne padovano che - ormai sfiduciato dal sistema giudiziario italiano - imbocca la via della fuga all'estero, facendo tappa a Parigi, Barcellona e Città del Messico. La storia, ricostruita con sobrietà e ritmo nel copione che lo stesso Carlotto ha scritto col regista Andrea Manni, mette a nudo le infinite assurdità del nostro sistema giudiziario, mostrando l'inefficacia delle azioni che la Difesa intraprese per restituire dignità a un uomo che oggi è diventato un fortunato giallista.
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