Regia di Pasquale Scimeca vedi scheda film
Dopo il bel Placido Rizzotto, Scimeca prosegue la sua opera di ricostruzione di brani poco noti del passato italiano, e di ripensamento del cinema politico. Stavolta si appoggia a un affascinante reportage di Giancarlo Fusco, Gli indesiderabili (1962) recentemente ristampato da Sellerio. Vi si raccontano le vicende di vari mafiosi italoamericani rimpatriati dal governo degli USA appunto come “indesiderabili”: gangster di mezza tacca, per lo più, con un passato sanguinario e un presente di lenta decadenza. Il regista mette dunque in scena lo stesso Fusco (Catania), mentre indaga i destini di Lily Valente (Mazzarella) che vendica il padre gelataio, di Lu Grisafi (Albanese) raggiunto dai killer fino in Sicilia, e il destino che accomuna un mafioso codardo (Gallo) e il suo garante (Scaldati). Le vicende narrate sono appassionanti, e certe atmosfere di America sognata suggestive. Ma Scimeca non controlla la complessa costruzione corale a flashback, spreca un cast meraviglioso, traspone piattamente certi dialoghi del libro con effetti artificiosi. La sua naïveté non è commovente né “brechtiana”, e alcune parti risultano tirate via o posticce. Casuali, ma da pensarci su, le parentele con gli ultimi film di Paolo Benvenuti e di Ciprì e Maresco.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta