Regia di Tinto Brass vedi scheda film
Musichette da orchestrina anni Cinquanta,specchi a moltiplicare tette e culi a perdita d'occhio,risatine femminili e sbavamenti maschili:le voilà,il Brass è servito.E questo fu un film che conobbe un'affermazione notevole,riportò in auge un tema da sempre caro agli italiani(le case chiuse),lanciò,sebbene per poco tempo,una nuova donna dei desideri,Debora Caprioglio,ex-Kinski.Viso da fanciulletta su un corpo giunonico che strabuzza dai vestitini messi addosso(e di dosso sfilati),la ragazza si dà decisamente da fare in questa storia che la vede diventare un'attrattiva dei bordelli presso i quali lavora,e Brass azzarda passi sempre più spinti per solleticare il guardonismo che brulica in sala.Impresentabile nei dialoghi,puro accatastarsi di sequenze a livello narrativo,recitato peggio di uno spot,"Paprika" è,rispetto agli ultimi film del veneziano,appena appena meno condannabile.Solo perché qua e là può strappare qualche risata per pura forza d'inerzia.
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