Regia di David Weaver vedi scheda film
Più dolce del cioccolato è un tipico film Hallmark per San Valentino, che ripropone tutti gli elementi classici del genere: una piccola cittadina, un'attività a conduzione familiare in difficoltà, una protagonista sognatrice e un protagonista cinico che finirà per ricredersi. Il tocco di "magia" arriva sotto forma dei chocolate cupids, cioccolatini speciali che, secondo una vecchia leggenda, aiutano chi li mangia a trovare il vero amore. La storia ruota attorno a Lucy Sweet (Eloise Mumford), la cioccolataia che custodisce con grande rispetto la ricetta segreta del nonno, e Dean Chase (Dan Jeannotte), un giornalista scettico incaricato di indagare su questa presunta magia dopo che la notizia diventa virale sui social media.
Fin dall’inizio, la trama del film Più dolce del cioccolato si sviluppa secondo schemi già visti e prevedibili. Lucy è legata sentimentalmente al negozio di famiglia e alla memoria del nonno, mentre Dean è un reporter pragmatico, abituato a smascherare truffe e poco incline a credere in storie romantiche. Il loro primo incontro è caratterizzato da incomprensioni e diffidenza, ma, come da copione, con il passare del tempo i due iniziano a conoscersi meglio e a mettere in discussione le proprie convinzioni. L'evoluzione della loro relazione, pur seguendo una dinamica consolidata, manca di veri momenti di tensione o sorprese che la rendano avvincente.
Più dolce del cioccolato (2023): Eloise Mumford, Dan Jeannotte
Sottotrame mal gestite
Uno degli aspetti più deludenti del film Più dolce del cioccolato è la gestione delle sue sottotrame. L’aumento dell’affitto del negozio, che inizialmente sembra un ostacolo importante, viene messo da parte per gran parte della storia, per poi essere risolto in modo affrettato e poco convincente. Anche il filone narrativo dedicato agli intervistati che dichiarano di essersi innamorati grazie ai cioccolatini poteva essere sfruttato meglio per aggiungere più varietà e profondità alla storia principale. Invece, si ha l'impressione che tutto serva solo come sfondo per l'inevitabile evoluzione sentimentale dei due protagonisti.
Sul fronte delle interpretazioni, Eloise Mumford fa un buon lavoro nel rendere il carattere dolce e vulnerabile di Lucy, ma il suo personaggio appare spesso troppo insicuro e propenso a piangersi addosso, il che la rende meno coinvolgente di altre eroine Hallmark. Dan Jeannotte, invece, riesce a dare un tocco di umorismo e leggerezza al suo Dean, evitando di farlo risultare troppo arrogante o antipatico. Tuttavia, la vera sorpresa del cast è Brenda Strong, che interpreta Helen, la madre di Lucy. Il suo personaggio porta un po’ di profondità emotiva al film, specialmente nei momenti in cui aiuta la figlia a superare le sue paure legate all’amore e alla perdita.
Un altro punto debole del film è il suo finale, che dovrebbe essere il momento più emozionante e romantico, ma che finisce per risultare forzato e poco credibile. La risoluzione del conflitto tra Lucy e Dean arriva troppo rapidamente, senza un vero confronto o una crescita significativa dei personaggi. Inoltre, la scena conclusiva, con il classico gesto romantico pubblico, sembra più imbarazzante che commovente.
In sintesi, Più dolce del cioccolato è un film che può intrattenere chi ama le storie romantiche leggere e prive di sorprese, ma senza far gridare al “bellissimo”. La chimica tra i protagonisti è discreta, ma non sufficiente a compensare una sceneggiatura debole e una trama priva di mordente.
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