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I 7 magnifici cornuti

Regia di Luigi Russo vedi scheda film

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La recensione su I 7 magnifici cornuti

di undying
3 stelle

Ritratto di un'epoca filtrato attraverso il punto di vista della crisi coniugale, esplosa nel periodo post '68. Sette episodi pecorecci, inusualmente interpretati da un buon cast che nulla può per risollevare la media di una squallida sceneggiatura. Il regista ha dato migliori prove in altre circostanze, restando comunque legato al tema "erotico".

 

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Sette vicende di corna più o meno vivaci, conseguenza immanente del movimento post '68.

 

Nota: i titoli dei singoli episodi, anticipatori di una breve sinossi, sono stati attribuiti arbitrariamente.

 

Roma nun fà la stupida stasera (**)

Fresco di matrimonio, dal meridione Gaspare (Tiberio Murgia) - assieme alla graziosa (e vergine) moglie Mafalda (Femi Benussi) - raggiunge Roma per trascorrere la luna di miele. La bellezza della sposa attira sin da subito le attenzioni di due individui, che offrono ben 500 milioni di lire per un esclusivo rapporto sessuale con Mafalda.

 

L'atomica del sesso (*)

Il ricercatore  tedesco Wolfgang von Kraut (Carlo Delle Piane), esperto di cervelloni elettronici, intende sfruttare l'energia atomica per rivitalizzare il suo vigore sessuale e dare finalmente appagamento intimo alla trascurata moglie, mentendo al calcolatore elettronico sulla reale finalità dell'esperimento: ufficialmente, infatti, il progetto prevede di sfruttare la potenza dell'atomica per effettuare un viaggio spaziale. 

 

Matrimonio (s)combinato (1/2)

Lo scapolo Evaristo (Enzo Liberti), imprenditore di discreta posizione economica ma in età avanzata, sente la necessità di avere un figlio. Accetta quindi il consiglio di un fidato consulente, finendo per sposare una ragazza sconosciuta.

 

Onorevole ospite (**)

Venditore di giornali (Fernando Cerulli), tenta di convincere un onorevole (Maurizio Tocchi) a concedere la licenza di posizionare il chiosco in zona più trafficata, sfruttando l'interesse di quest'ultimo, amante della cucina. Pensando di scattare delle foto compromettenti, per poi ricattarlo, lo invita a cena facendolo sedurre dalla bella moglie (Femi Benussi).

 

Ultimo tango in città (*)

Un macellaio è ossessionato dal  comportamento disinibito di alcune clienti - moglie compresa -, sconvolte dalla visione del film "Ultimo tango a Parigi" e costantemente alla ricerca di un Marlon Brando di turno, un uomo in grado, cioè, di "scavicchiargli il mappamondo".

 

Tanti nemici, tanto onore (**1/2)

Nostalgico fascista, il vigile Benito (Eolo Capritti) si promuove per punire comportamenti che infrangono le regole, in particolare è ossessionato da coppiette appartate sorprese in intime effusioni, a suo modo di vedere colpevoli di offendere la pubblica decenza. 

 

Questione di corna (1/2)

Antonio (Oreste Lionello), un donnaiolo dichiarato, decide di consultare una specialista (Didi Perego) in quanto turbato dal comportamento tenuto dalla moglie durante gli ultimi tempi: la donna, infatti, si dimostra sempre più indifferente alle sue attenzioni sessuali.

 

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I sette magnifici cornuti: Femi Benussi e Tiberio Murgia 

 

Un motivetto sboccato - che cita Marlon Brando, il burro e lo scavicchiamento del mappamondo femminile - lega sette squallidissimi episodi scritti e diretti dall'altrove migliore (e ben più raffinato) Luigi Russo, cineasta qui alla terza regia (seguente Paura, 1972, e Morbosità, 1974). Pur con un cast di certo spessore (Murgia, Lionello, Perego, Delle Piane, Pigozzi), Russo finisce per eccedere in cattivo gusto, vanificando la buona idea di trattare argomenti di stretta attualità (il rapporto di coppia in tempi post '68, la legalizzazione dell'aborto) e soggetti che avrebbero certamente necessitato di un più moderato sviluppo in fase di scrittura. Il fatto che le storie non siano del tutto scadenti lo dimostrerà Adrian Lyne quando, nel 1993, girerà Proposta indecente, sorta di estensione a lungometraggio del primo episodio, con Demi Moore al posto della nostra Benussi. I sette magnifici cornuti, però, risalta per situazioni veramente kitsch, con personaggi surreali (il macellaio, l'edicolante, lo scienziato, il donnaiolo tradito dalla moglie), portati sullo schermo in maniera veramente demenziale (qualcosa di simile, con un risultato modicamente migliore, lo rivedremo nel 1987, quando Steno girerà Animali metropolitani). Russo dimostra di avere buone capacità tecniche e una spiccata predisposizione (come sceneggiatore) verso tematiche erotiche che poi emergeranno nei lavori successivi (in particolare si ricordano La nuora giovaneLa bella e la bestiaPorca societàDolly, il sesso biondoPensione Amore - Servizio completo), ma I sette magnifici cornuti rimane uno dei punti più bassi della sua carriera cinematografica.

 

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I sette magnifici cornuti: Eolo Capritti

 

Critica 

 

"Nel ricordo di allora un po' squallidino, girato in fretta, con un colore da hard. Unico buon ricordo una Femi Benussi nudissima. È comunque notevole l'idea del macellaio che diventa oggetto di contesa fra donne solo perché davanti al suo negozio si proietta il film scandalo di Bertolucci. Scrive Piero Virgintino, su La Gazzetta del Mezzogiorno: «A livello di barzelletta grossolana (con un imbelle tentativo di critica di costume), questa scempiaggine dell'esordiente Luigi Russo, è un'infelice e sgraziata parodia (si fa per dire) di alcuni noti film d'autore, come Ultimo tango a Parigi». Prima: Bari 13 maggio 1974."

(Marco Giusti) [1]

 

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I sette magnifici cornuti: Femi Benussi 

 

Visto censura [2]

 

"La Commissione (...) nega all'unanimità il nulla osta di proiezione in pubblico perché il film, in tutto il suo inscindibile contesto, è offensivo del buon costume; sia per la serie di immagini contrarie al comune sentimento di decenza e talune, ancorché non si indulga troppo al nudo, eccitanti e offensive del pudore, sia perché l'intenso dialogo, tipico dei livelli pornografici, è costituito da una serie continua, ininterrotta, di allusioni e doppi sensi inerenti gli organi sessuali e il rapporto sessuale nei suoi aspetti più deteriori, nonché da espressioni scurrili e triviali, idonee ad integrare il resto di turpiloquio. Il tutto nel quadro di una serie di situazioni immorali, evidenziato nei sette episodi, che costituiscono in sostanza lo spunto per una bassa e volgare mercificazione del sesso e che non possono neppure essere giustificati dalla pretesa chiave umoristica della vicenda."

 

Con questa drastica bocciatura la Commissione nega, inizialmente, il nulla osta a I sette magnifici cornuti. La domanda, presentata dalla produzione in data 12 settembre 1973, otterrà regolare visto censura (n. 63936) il 14 marzo 1974, potendo circolare nelle sale cinematografiche con limitazione di visione ai minori di 18 anni solo dopo l'applicazione dei seguenti tagli:

 

- 1) accoppiamento in automobile: eliminazione della sequenza in cui la protagonista appare con i soldi in bocca, nella vettura in movimento (episodio 1);

 

- 2) rimozione della sequenza dell'accoppiamento carnale tra la protagonista e il pistolero, eliminare la scena della donna nuda che si immerge nella vasca gelata (episodio 2);

 

- 3) alleggerimento dell'accoppiamento tra la donna e il disoccupato (episodio 3).

 

Metri di pellicola accertati: 2411 (88' ca a 24 fps).

 

 

Il 23 luglio 2018, in occasione di una nuova richiesta avanzata per la distruzione in dvd, viene concesso un diverso nulla osta (n. 113495): senza ulteriori tagli, in considerazione "del tempo trascorso", il divieto viene abbassato ai minori di 14 anni. La versione trasmessa su Cine34, dunque, sembrerebbe essere integrale (84' a 25 fps), corrispondente a quella circolata a suo tempo nelle sale cinematografiche.

 

NOTE

 

[1] "Dizionario Stracult della commedia sexy" (Bloodbuster), pag. 421 - 422.

 

[2] Dal sito "Italia Taglia".

 

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I sette magnifici cornuti: manifesto alternativo 

 

"«Il popolo» sogghignò il vecchio «il popolo... Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l'appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna... (...)»"

(Leonardo Sciascia)

 

F.P. 12/07/2023 - Versione visionata in lingua italiana su Cine34 (durata: 84' ca)

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