Regia di Marco Antonio Adinolfi vedi scheda film
Energico, ridondante, burlesco, tedioso, grandioso, orripilante, ridicolo, goliardico, generico. Probabilmente il più brutto capolavoro di tutti i tempi. Da vedere e rivedere. Il divertimento è assicurato per tutti. Talmente brutto da apparire bellissimo. Il film perfetto da difendere e da mostrare a tutti gli amici, se ne avete. Una volta sola, però. Io gli amici, li ho persi tutti divulgando con troppa enfasi questa rarissima perla. Un film che ti lega per sempre a se.
Il protagonista si trova coinvolto suo malgrado in un fantomatico giro di furti, droghe uniche, inghippi, strane opinioni politiche, orge demoniache a sfondo circo-sessuale, e appena la sua vita si incrocia con quella di un lunatico talismano egli si tramuta in uno splendido lupo mannaro con gli stessi superpoteri di John Holmes.
La mia volontà di rivederlo ancora una volta...
Quando indossa le vesti del sacerdote e veemendo verso il cielo inizia a gridare: "...aburì! ...aburì!..." fa venire i brividi. Un'immagine che difficilmente si riesce a dimenticare.
Andolfi! Eddie Endolf, per chi ha ancora amici. Quando il suo volto illumina lo schermo del mio salotto... ogni forma mai avuta di pensiero fuoriesce dalla mia calotta cranica abbandonandola per sempre (tranne, ovviamente, la scene sopra descritte).
Marco Antonio Andolfi è l'unico autore-attore responsabile di questa meraviglia. La sua performance di attore, uniti alla sua padronanza del linguaggio tecnico cinematografico lasciano sbalorditi. Da antologia la scena della mutazione in licantropo... che trucchi!.. Impara, Rick Baker!
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