Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Un poliziottesco maturo che ha il pregio di lanciare il personaggio del "Monnezza", magistralmente interpretato da Tomas Milian. In una Roma degli anni '70 preda del malaffare, un criminale venuto dalla Francia sbaraglia la concorrenza e sfida le istituzioni rapendo una bambina dalla salute cagionevole. Un poliziotto dai metodi non proprio ortodossi si mette sulle tracce del criminale avvalendosi della collaborazione del "Monnezza" e di un sottobosco di piccoli malviventi costretti ad un ruolo marginale dall'ingombrante presenza del francese. Le tinte, sebbene ammorbidite dallo spirito e dal linguaggio del "Monnezza", sono ancora quelle di un poliziottesco classico, con molta azione, violenza, crudeltà, sullo sfondo di una città in cui dominano crimine e disparità sociale, e forze dell'ordine quasi impotenti. E' poi un piacere, una volta tanto, poter tenere le parti per quelli che in molti altri film sono i cattivi ! Tra questi, spicca il personaggio del Calabrese, ben interpretato da Biagio Pelligra, molto spontaneo e naturale. Personalmente preferisco altri film nell'ambito di questo genere, ma rivedo spesso volentieri questo per le suddette peculiarità.
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