Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Ispirandosi ampiamente alla realtà della malavita romana dell'epoca (dominata, agli albori della banda della Magliana, dai marsigliesi di Bergamelli, qui trasfigurato in Brescianelli), Umberto Lenzi compone un film violento, ma tutto sommato credibile, nel quale prende definitivamente forma il personaggio del ladro dal cuore d'oro Monnezza. Qui Tomas Milian deve dividere lo schermo con le imprese del commissario Satti, interpretato da un bravo Claudio Cassinelli, un attore che avrebbe sicuramente meritato una vita più lunga e qualche chance recitativa di maggior spessore.
Il commissario Satti si serve di una banda di rapinatori, capeggiata dal Calabrese, per sgominare quella del terribile Brescianelli, autore del rapimento di una bambina malata di reni.
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