Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
Un Freda svogliatissimo che dirige con la mano sinistra, eppure la storia poteva anche essere sfruttata bene, quella avventurosissima di Benvenuto Cellini, ma già in fase di sceneggiatura è stata scritta male, anche se sappiamo che il regista ha sempre limato moltissimo quando dirigeva, anche trascurando volontariamente le sceneggiature. Certo le scene di massa vengono sempre bene sfruttate, e riescono a saltare i limiti del basso costo, come anche le scene di azione e battaglia, ma è la storia in sé stessa che gira a vuoto, nonostante le chances che in via naturale proponeva. Il cast non dà assolutamente di forza, ma anche questo è di relativa importanza per i film di Freda che con montaggio e angolature giuste ha sempre ottenute le espressioni volute. Qui la coproduzione portava i nomi discreti di Bernard Blier e François Fabian, e già di per sé un certo apporto c’è, ma il protagonista non funziona né nell’azione, né nel ruolo ironico, su cui il suo personaggio dovrebbe giocare alla grande.
una storia che meritava un altro sprint
non è il Freda che amo, ed il voto è riferito alla mia fiducia in lui
un attore di seri C e lo si vede
nel ruolo, anchew ironico del Papa
un ruolo di maniera forzata
Il ruolo dell'affascinante Lucrezia
un piccolo ruolo simpatico, cpome è lui d'altronde
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