Regia di Reginald Hudlin vedi scheda film
Nei panni di Sara Moore, moglie tradita di un miliardario texano, Elizabeth Hurley trova il modo per ritagliarsi un personaggio forte, di carattere e incline a un certo umorismo, quello che lei preferisce nonostante nessuno dei precedenti sia rimasto nella storia del cinema. Il suo partner è un Matthew Perry un po’ svogliato che impersona Joe, un ex avvocato che preso da scrupoli etici, preferisce abbandonare ricchezza e sogni di gloria all’ombra della mafia, per una vita grigia da ufficiale giudiziario. Almeno fino a quando la sua strada non incrocia quella di Sara alla quale deve consegnare la notifica della richiesta di divorzio da parte del marito, tutto questo perché il primo a notificare ha diritto di scegliere il tribunale del giudizio e quello texano è decisamente più maschilista di quello di New York. Così Sara decide di “comprare” i favori di Joe e insieme partono per il Texas alla ricerca di suo marito per rendergli la pariglia. Canovaccio interessante ma mescolare la commedia romantica con una comicità incline al demenziale non sempre garantisce un buon risultato, come in questo caso. E non aiutano neppure i dispetti sadici che Joe e il suo collega/nemico Tony si scambiano senza fine come i duellanti di Scott. .
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