Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Secondo capitolo delle indagini dell'astuto ispettore Lavardin, che segue a ruota Un morto di troppo, girato l'anno precedente da Chabrol e sempre con il bravo Poiret protagonista. I pregi di questo lavoro sono certamente nella salda mano del regista, nonchè sceneggiatore insieme a Dominique Roulet (come d'altronde per il precedente film di Lavardin), e nel discreto cast (Jean-Claude Brialy, Bernadette Lafont) che senza particolari guizzi consegna al grande pubblico un piacevole giallo intriso di morbosità fondamentalmente più accennate - e quindi innocue - che concretamente sviscerate. Il canovaccio risente dei clichè del genere e questo è invece il principale difetto della pellicola: quando all'inizio ci troviamo di fronte al cadavere (trovato nudo e con addosso scritto 'porc') di un uomo maturo, già sappiamo perfettamente che la presenza nella storia della tredicenne figlia degli amici di Lavardin finirà per essere determinante, così come lo svolgersi di una retata in discoteca non potrà che portare sulle tracce di microcriminalità, spacciatori e ladruncoli. Il peggio del film è tutto nella sequenza del filmato amatoriale che riprende casualmente l'assassinio: ciò che vediamo è stato filmato da una camera fissa e nascosta, ma Chabrol ci mostra l'azione con tutti i dettagli del momento, cambiando angolo, muovendosi nella stanza e zoomando sui volti dei presenti. Il cinema non è la realtà, ma giunti a questo punto la realtà non fa assolutamente più testo da un pezzo: e infatti probabilmente Chabrol si è divertito a girare questo Ispettore Lavardin molto più di quanto il pubblico possa arrivare a divertirsi vedendolo. Anche scavare nel torbido della borghesia di provincia, abitudine cara al regista, è piuttosto sterile in condizioni simili. Musiche non disprezzabili di Matthieu Chabrol, figlio del regista. 4,5/10.
Uno scrittore, rispettato e stimato, viene trovato accoltellato a morte e nudo sulla spiaggia di un paesino. Interviene così l'ispettore Lavardin, che guarda caso conosce bene la vedova e tutto il sottobosco di intrighi che si cela nell'ambiente provinciale apparentemente rassicurante.
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