Regia di Henri Decoin vedi scheda film
Henri “Le Nantais” viene assunto da Liski, capo dello spaccio di stupefacenti, perché preceduto da una fama di duro deve riorganizzare con mano ferrea la rete di distribuzione della droga ed il laboratorio di produzione. Può contare sull’aiuto di due killer, Henry “Le Catalan”e Bibì. Come copertura dirige un locale notturno, della cui cassiera, Lisette, si innamora contraccambiato e di cui si fida sino a chiederle , in caso di pericolo, di chiamare subito un certo Jack. Purtroppo sin dall’inizio del film si capisce subito che la vera funzione di Henri è quella di conoscere spacciatori e metodi di distribuzione della droga, e questo fa scadere molta parte (troppa) della tensione che avrebbe dovuto suscitare nello spettatore. Con questa grave falla il regista Decoin non riesce più a confezionare un prodotto eccitante, ma, salvo una buona descrizione degli effetti drammatici ed ambienti legati alla droga, argomento poco conosciuto all’epoca in cui il film uscì (1954), utilizza il cast favoloso a disposizione in maniera non molto soddisfacente: un Gabin troppo buono ed umanitario, meglio e più credibile la prestazione di Henry e del suo compagno, una Lisette adorante, un po’ sopra le righe la spacciatrice tossicomane. D’altra parte descrive senza eccessi e con la giusta dose di orrore gli ambienti frequentati dai tossicomani ed il film, come atto di denuncia in tempi in cui l’uso della droga non era neppure conosciuto ai più, svolge la sua funzione. La coreografia appare misurata, il montaggio è valido, la colonna sonora si avvale di musica d’epoca, apprezzabile. Nel complesso film vedibile, con più valore documentaristico che artistico, coraggioso per i suoi tempi. Voto 6,5
Appropriata, basata su musiche d'epoca che oggi fanno ancora più emozione
Grande atto di denuncia in un periodo in cui il problema non era percepito sufficientemente, ma dal percorso scarsamente coinvolgente per carenza di tensione
E' sempre stato un grandissimo attore e non si smentisce. Forse un po' troppo paternale
Buona senza riserve
A mio avviso il migliore ed il aderente al personaggio. E' sempre stato un grande
buona anche se appare poco
intensa ma in alcuni momenti sopra le righe
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