Regia di Massimo Ceccherini vedi scheda film
Oddio! Ceccherini ci è diventato Pieraccioni! "La mia vita a stelle e strisce" diventa ben presto "Il ciclone", sotto forma di formosa bionda, impersonata dall'inutile pseudoattrice svedese Victoria Silvstedt. Purtroppo l'ex ruspnate Ceccherini s'incarta in un filmaccio insulso, che non mantiene le promesse esibite nei suoi film precedenti, che non erano affatto male. Qui c'è l'intenzione di criticare l'american way of life, e in particolare gli aspetti deleteri dell'attuale (in)civiltà statunitense: la bulimia globale (di cibo, di soldi, di divertimento, di tutto), il nazionalismo portato al fanatismo, il culto per l'efficienza, ma anche il militarismo, la pena di morte, l'aggressività bellica. Il tutto, però, annega purtroppo in una serie impressionante di luoghi comuni sull'America e sulla dolce campagna toscana, che fa cascare le braccia. Non basta rispolverare il vecchio Novello Novelli per raddrizzare questa glicemica parabola pieraccioniana. (8 giugno 2008)
Il contadino toscano Lando, che vive da solo con il padre paralizzato, è stato a "Carràmaba che sorpresa!" per incontrare la famigla della zia che vive in America da molti anni. La donna, con suo marito, si installa nel casale del giovane. Dopo di che dagli USA arriva la bionda cuginetta. Lando s'innamora, gran casino e lieto fine.
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