Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Ottimo film di Virzì
Caterina,adolescente problematica,è costretta a trasferirsi in città, figlia unica con un padre insegnante represso e una madre sempliciotta,comincia a frequentare un prestigioso liceo. La piccola protagonista, si ritrova in un contesto nuovo e si muove a fatica in un ambiente che non conosce. Virzì ,regista sensibile ai temi sociali,fa uno spietato ritratto del paese e della nostra classe politica, attraverso lo sguardo disincantato della ragazzina, che si destreggia alla men peggio, tra la viziata figlia del sottosegretario di destra,ex squadrista, ma con aspirazioni alla moderazione e la nevrotica figlia del poeta di sinistra, apparentemente alternativo e "new age", ma la contrapposizione tra questi due mondi è solo di facciata ,se ne accorge il padre di Caterina ,quando l'incontra nella segreteria della scuola,dove scherzano insieme e si fanno i complimenti e constata con rammarico che sono due facce della stessa medaglia, una elite senza colore, che si spartisce potere e poltrone,alla faccia del popolo credulone che crede ancora nelle ideologie. Il papà di Caterina,scrittore mancato e insegnante frustrato,intellettuale incompreso e deriso,prende a poco a poco coscienza di tutto questo e tutte le sue certezze vacillano,partecipa ad un "maurizio costanzo show" ma preso dal panico,rimedia una pessima figura, fino a mettersi in una condizione di totale alienazione, perdendo anche l'amore della moglie. Efficace la sua interpretazione come quella della Buy.Il regista con piglio brillante, denuncia una società fondamentalmente corrotta e divisa,molto individualista e poco interessata al bene della collettività.
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