Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Cinema medio abbastanza riuscito, soprattutto nella descrizione del sottobosco politico destrorso e delle “conventicole” della sinistra radical chic. Certo, i personaggi principali sono veramente esagitati: mamma Buy nella sua dabbenaggine, babbo Castellitto nella sua nevrastenia e la stessa protagonista nel suo essere un po’ troppo Alice nel paese delle meraviglie. E’ anche vero che i ragazzini di provincia sono meno scafati di quelli di città, ma la Caterina del titolo dimostra spesso un cervello da novenne, più che da tredici/quattordicenne. I personaggi femminili hanno quasi tutti una prevalenza di caratteristiche negative (se le nuove generazioni sono davvero come le descrive Virzì, - Dio non voglia - siamo davvero sull’orlo del baratro), elemento abbastanza nuovo per un autore che non aveva mai calcato troppo la mano su questo aspetto. Fatto sta che l’impressione è che la simpatia del regista (nonché la mia personale) vada soprattutto a Marcellino (Raffaele Vannoli), l’autista dell’onorevole (Claudio Amendola), che, sia di destra o di sinistra, pare l’unico con un po’ di buon senso in testa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta