La famiglia Iacovoni si trasferisce a Roma dalla provincia. Nella capitale, la tredicenne Caterina - figlia dell'arrivista Giancarlo e della timida e distratta Agata - diventa presto oggetto di contesa e di rivalità tra Margherita, figlia di due intellettuali sinistrorsi, e Daniela, rampolla di un importante esponente del governo di destra. La prima, leader degli alternativi della 3 A, trascina Caterina nel suo mondo di cortei, sbornie e centri sociali, mentre Daniela si fa accompagnare a feste dell'alta società...
Note
Tra "destra" e "sinistra", Roma e Lazio, intellettuali e sottosegretari, amiche per noia e compagne per formazione, la commedia (amara) galoppa veloce, s'intrufola nel traffico, varca le proibite soglie delle camerette contemporanee, "zappingando" sul degrado culturale e sui volti-icone del triste tele-immaginario italico (da Costanzo a Melandri a Simonetta Martone). Cameo-sorpresa di Roberto Benigni e comparsata d'autore di un divertito Michele Placido, sobillato a ricordare l'indimenticabile commissario Cattani.
Un ulteriore esempio di come il cinema di Virzì riesca a fondere leggerezza, ritmo ma anche riflessione sulle fasi della vita, in questo caso dando un ritratto a volte un pò stereotipato ma comunque efficace delle paturnie adolescenziali
Amarezza senza fine con punte di disperazione, ben dissimulate tra satira sociale e glamour adolescenziale. Non adatto ai genitori deboli di cuore. Già 15 anni fa si capiva dove sarebbe finita Roma.
La cosa bella dell'ottimo film… è che davvero funziona così in Italia.La cosa triste del film ottimamente interpretato… e che davvero va così in italia, una conventicola davvero!
Gli ideali di un padre che non hanno riscontro nella realtà quotidiana, la figlia Caterina che dovrà confrontarsi con le compagne di classe viziate da genitori che pensano solo alla carriera tralasciando l'educazione dei figli.
Commedia amara che fa da spaccato alla società contemporanea con tutti i suoi difetti messi in bella mostra. Ne esce un film molto piacevole da vedere e altrettanto ben interpretato. Voto 7+
il film forse è un po' troppo lungo e gioca eccessivamente su una realtà stereotipata..nonostante questo è molto carino e divertente, meno originale di my name is tanino, ma ugualmente godibile.
Il semplicismo, saltuario ma ricorrente punto debole di Virzì. Magari non gli rovina del tutto i film, ma è sufficiente a vanificarne parte dell'efficacia. La cosa fa male specialmente quando l'autore livornese prova a metterci della scrupolosità, come in questo caso: troppa politica e troppa gioventù tirate in ballo senza decidere se fare sul serio o scherzarci sopra. E con gli stereotipi… leggi tutto
La famiglia Iacovoni è formata da Alice (Margherita Buy), casalinga con la testa perennemente tra le nuvole. Poi c'è suo marito Giovanni (Sergio Castellitto), professore frustrato che ha scritto un romanzo impubblicabile. E infine c'è Caterina (Alice Teghil), loro figlia, costretta a sorbirsi le stramberie dei genitori. La loro odissea inizierà quando decideranno di… leggi tutto
Paolo Virzì tratta il tema del disagio giovanile (tanto per cambiare) e del confronto politico strillato tra i banchi di scuola. Sarebbe stato facile cadere negli stereotipi, no? infatti Virzì manco si pone il problema e fa del suo film “Caterina va in città” un abnorme agglomerato di luoghi comuni sull’adolescenza a destra e a sinistra. Da far rabbrividire! Protagonista è una… leggi tutto
Paolo Virzì è uno di quei registi che riesce quasi sempre a fondere uno stile scanzonato e irriverente con temi dove c'è comunque alla base un disagio, che sia quello degli adulti o, come in questo caso, degli adolescenti alle prese con una delle fasi più turbolente della vita. Non siamo alle vette di "Ovosodo", ma comunque "Caterina va in città" descrive bene…
Questo post è dedicato a Roberto Benigni. Ringrazio in primis tutti coloro che leggeranno questo lungo, lunghissimo articolo. Buona lettura! Ma chi… segue
Se anche a voi piacciono le LOCANDINE, qui ne trovate "quasi" 140. Si alternano le mie preferite (ante 1960) alle più recenti e tutte riguardano film che hanno un solo elemento in…
Caterina,adolescente problematica,è costretta a trasferirsi in città, figlia unica con un padre insegnante represso e una madre sempliciotta,comincia a frequentare un prestigioso liceo. La piccola protagonista, si ritrova in un contesto nuovo e si muove a fatica in un ambiente che non conosce. Virzì ,regista sensibile ai temi sociali,fa uno spietato…
Costretta dal trasferimento del padre (Castellitto), insegnante di ragioneria, a spostarsi da Montalto di Castro a Roma, per la 13enne Caterina (Teghil) l'arrivo nella Capitale si trasforma in una sorta di discesa negli inferi. Iscritta in una scuola centralissima della città, Caterina socializza con una fauna adolescente che riveste cliché a raffica: c'è la figlia destrorsa…
La famiglia Iacovoni è formata da Alice (Margherita Buy), casalinga con la testa perennemente tra le nuvole. Poi c'è suo marito Giovanni (Sergio Castellitto), professore frustrato che ha scritto un romanzo impubblicabile. E infine c'è Caterina (Alice Teghil), loro figlia, costretta a sorbirsi le stramberie dei genitori. La loro odissea inizierà quando decideranno di…
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Commenti (21) vedi tutti
Un ulteriore esempio di come il cinema di Virzì riesca a fondere leggerezza, ritmo ma anche riflessione sulle fasi della vita, in questo caso dando un ritratto a volte un pò stereotipato ma comunque efficace delle paturnie adolescenziali
leggi la recensione completa di galavernaClassico film "all'italiana" in cui qualche buono spunto annega nella melassa macchiettistica. Deludente
commento di andenkoOttimo film di Virzì
leggi la recensione completa di Furetto60Amarezza senza fine con punte di disperazione, ben dissimulate tra satira sociale e glamour adolescenziale. Non adatto ai genitori deboli di cuore. Già 15 anni fa si capiva dove sarebbe finita Roma.
commento di ezzo24L'Italia secondo Virzì. Castellitto e Buy strepitosi, camei "firmati"!
leggi la recensione completa di dantecrucianiVirzì traccia un ritratto amaro ed impietoso della Roma bene con uno sguardo particolarmente caustico ai governi Berlusconi ed ai suoi sostenitori.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiLa cosa bella dell'ottimo film… è che davvero funziona così in Italia.La cosa triste del film ottimamente interpretato… e che davvero va così in italia, una conventicola davvero!
commento di LoLoriappunto su Sergio Castellitto
commento di giuseppedimarco94Gli ideali di un padre che non hanno riscontro nella realtà quotidiana, la figlia Caterina che dovrà confrontarsi con le compagne di classe viziate da genitori che pensano solo alla carriera tralasciando l'educazione dei figli.
commento di GioccikAgli autori dei 13 giudizi negativi. Se ho ben capito, si può scherzare sui santi, ma non sui giovini , i giovini, i giovini…
commento di contemalfidoUn film delizioso come il personaggio protagonista.
commento di salussoSe si capisse almeno quello che dicono gli attori…
commento di Tex Murphyi film di virzì sono tutti uguali: colgono il paradosso ma non lo interpretano, non lo sviscerano, lo rappresentano in quanto tale. capito?
commento di kkkCommedia amara che fa da spaccato alla società contemporanea con tutti i suoi difetti messi in bella mostra. Ne esce un film molto piacevole da vedere e altrettanto ben interpretato. Voto 7+
commento di jeffwineChe gran bel film questo di Paolo Virzì…come tutte le sue pellicole d'altronde!
commento di JsrAdolescenza, scuola, impegno, ipocrisia… tanti temi visti da chi li conosce bene e sa renderli bene sullo schermo
commento di nikkosteUn buon film, forse troppo studiato, ma decisamente divertente.
commento di Totoroaccusa alla società discriminatoria d'oggi.il regista giustamente e furbamente, lo incentra sulla politica. discreto.
commento di carpaBello, curioso, all'inizio sembra una commedia poi diventa drammatico e a mio modo di vedere e' una cosa imprevedibile.
commento di SilvestroVorrei tanto vedere il volto di chi finanzia mediocrita' simili. La storia in se non sarebbe male, ma Virzì non riesce MAI a far decollare il film.
commento di orlandorimbaudil film forse è un po' troppo lungo e gioca eccessivamente su una realtà stereotipata..nonostante questo è molto carino e divertente, meno originale di my name is tanino, ma ugualmente godibile.
commento di aquila79